“Interventi e azioni per tutelare e promuovere il sistema di percorsi, cammini e sentieri presente nelle tre aree naturali protette gestite dall’Ente Parco”. È quanto annuncia in un comunicato stampa il Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. L’ambizioso progetto dal titolo “MettiAMOci in cammino!” è volto a proteggere e a valorizzare le aree di competenza del Parco, comprese le riserve dei laghi di Canterno e di San Giovanni Incarico, dal punto di vista naturalistico ma anche da quello storico-culturale. Gli spazi che saranno oggetto dell’intervento infatti costituiscono “un territorio che comprende anche parte dell’antico confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio che a partire dal cippo n.1, ubicato in località Canneto nel Comune di Terracina, sul lato del Tirreno procede in direzione dell’Adriatico, attraversando il territorio di diversi Comuni compresi nell’area protetta.” Per questo motivo si è deciso di stabilire un collegamento con il progetto interregionale “Cippi Antichi Confini”, presentato a inizio aprile del 2019 dall’omonima Associazione e dal Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga, che ha l’obiettivo di valorizzare un territorio ricco di valori sia ambientali sia storico-culturali, favorendo il turismo sostenibile e il ripopolamento della zone interne. Ma l’utilità dell’operazione valica i limiti dell’ambito naturale, storico e culturale per addentrarsi anche in un ulteriore contesto, quello politico-istituzionale. “Oltre l’importanza e rilevanza degli aspetti ambientali, culturali e socio-economici di questa iniziativa”, dichiara il Direttore dell’Ente Parco De Filippis, “riteniamo significativi anche quelli sul piano politico-istituzionale”. “Con riferimento, sia agli eventi storici del Risorgimento che hanno portato all’Unità d’Italia, superando i confini dei Regni preunitari, sia all’attuale presenza dell’Italia nell’Unione Europea che ha portato e porterà a un sempre maggiore superamento dei ‘confini’ non solo amministrativi e socio-economici ma anche culturali, per una sempre maggiore integrazione delle culture e dei popoli d’Europa”, aggiunge l’avvocato Marucci. Chiude il comunicato un pensiero del Direttore sull’importanza del camminare per l’uomo: “camminare è conoscenza e dunque cambiamento. ‘Solvitur ambulando’, rispondeva Diogene a chi lo interrogava sui paradossi: tutto si risolve camminando, cambiando il punto di vista cambiano i comportamenti, e le abitudini seccate in una ripetizione continua di gesti e azioni e iniziative senza frutti, cominciano a sciogliersi e trasformare. Gandhi, per dimostrare che un popolo in cammino non si può fermare, ebbe bisogno di organizzare una marcia del sale. Charles Darwin due volte al giorno s’incamminava, quasi come Dante a passeggiar la corte intorno errando, per rincorrere i pensieri che gli sfuggivano senza compiutezza. Camminare, dunque, ogni cammino porta il ritmo delle esistenze nostre quotidiane al contatto con il mondo, con la concretezza del rapporto storico con gli altri, e alla scoperta dello spazio pubblico e naturale, che così diventa un contesto condiviso, con un suo senso, un suo sentiero. Baudelaire scoprirà la parola ‘flâneur’, e ‘flânerie’ diventerà un modo di essere per chiunque abbia in testa una esplorazione libera, per vie diverse, delle città, dei paesi, delle nature, con i loro tratturi tracciati per raggiungersi… Per questo abbiamo apprezzato questo progetto sugli antichi sentieri e cippi di confine, lo progettiamo con fiducia e lo sosteniamo. Per aprire ogni confinamento, soprattutto in questa dura inedita e difficile condizione attuale, che le popolazioni stanno percorrendo…”.
FONDI: IL PARCO DEI MONTI AUSONI ANNUNCIA INTERVENTI SU PERCORSI, CAMMINI E SENTIERI DELLE TRE AREE PROTETTE
Un'iniziativa di grande valore per una completa valorizzazione del territorio