3 miliardi e 300 milioni di euro, è questa la cifra record toccata nel 2022 per quanto riguarda il segmento del gaming. Una vera e propria industria, che negli ultimi anni è riuscita a superare sé stessa.
Sono queste le prospettive di crescita e le statistiche messe in evidenza dall’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano, spiegate dal suo direttore, Samuele Fraternali, in occasione del convegno “Dalla pandemia al New Normal: l’evoluzione del settore dei contenuti digitali” andato in scena lo scorso 12 dicembre. “Il numero di utenti italiani che dichiarano di fruire di contenuti digitali nel 2022 ha registrato nel complesso una riduzione che ha interessato quasi tutti gli ambiti, ad esclusione dei podcast e degli audiolibri. D’altro canto, però, i consumatori più fedeli hanno incrementato il tempo medio dedicato alla fruizione di contenuti online”, ha spiegato il direttore Fraternali.
Una controtendenza che non ha smesso comunque di far salire il settore, che adesso può guardare con rinnovato ottimismo al futuro. “La crescita complessiva – commentano dalla redazione del sito di affiliazione B2B Slot Machine AAMS – corrisponderà a oltre 12 punti percentuali rispetto al 2021, con il gaming che raccoglie da solo 1 miliardo e mezzo di euro. Numeri a dir poco clamorosi che sintetizzano il grande successo delle piattaforme e delle app di gambling legate agli operatori del gioco pubblico in Italia”.
Numeri interessanti sono anche quelli relativi all’informazione, dal momento che il mercato dell’audio e dei podcast arriva a 277 milioni di euro, per una crescita del +16%, mentre le news e gli ebook superano i 160 milioni, per 2 punti percentuali di crescita. L’Osservatorio sottolinea anche una tendenza particolare, quella relativa ai servizi in abbonamento, la cui fruizione è scelta dal 45% degli italiani. “Il nostro modo di informarci ma anche di vivere il tempo libero è ormai completamente legato al web – concludono da Slotmachineaams.it – e il gioco online in questo occupa un ruolo di primo piano. Merito soprattutto della svolta tecnologica che è avvenuta in seno all’industria, con una vera e propria esplosione di app, di piattaforme e di siti internet interattivi e moderni, progetti ad hoc per gli utenti di smartphone e tablet. Sono questi, infatti, i device preferiti dagli italiani per il loro tempo libero, per il gioco ma anche per l’informazione. L’industria del gaming l’ha capito da anni, adesso deve farlo quella dell’editoria e del giornalismo”.