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Il coronavirus ha avuto un impatto incredibile sulla vita di tutti. Al di là di quelli che sono gli impressionanti dati sanitari, la pandemia ha profondamente condizionato quelli che erano gli usi e le abitudini degli italiani. Questa regola si è dimostrata valida anche per quanto riguarda gli acquisti, con una grande crescita del fenomeno noto come shopping online.

Rispetto al periodo pre-covid, per quanto riguarda i più importanti beni di consumo il settore dell’e-commerce ha registrato una crescita superiore al 20%. Ovviamente il lockdown ha favorito questi numeri, ma anche durante il periodo di lento ritorno alla normalità che stiamo attraversando, gli acquisti online continuano ad aumentare.

Gli effetti della pandemia sulle abitudini di acquisto

Si parla quindi di un vero e proprio stravolgimento di quelle che sono le abitudini di acquisto degli italiani. Se per alcune categorie di prodotti probabilmente si tornerà più rapidamente ai tradizionali canali di acquisto (in particolar modo per il settore food), per altre la Rete continuerà ad essere la principale vetrina.

In questi mesi i consumatori hanno anche imparato ad utilizzare al meglio le opportunità offerte dal web in tema di acquisti. Prima di ordinare qualcosa online, infatti, cercano di informarsi per approfondire le conoscenze sui prodotti che gli interessano, per valutarne le qualità e per fare un confronto tra i prezzi proposti dai vari siti di e-commerce.

E qui entrano in gioco i portali comparatori, grandi protagonisti di questa evoluzione dello shopping. Grazie a siti come scegliconcura.it, che consente di confrontare le caratteristiche di numerosi prodotti appartenenti a diverse categorie merceologiche, gli utenti possono fare i loro acquisti con maggiore consapevolezza. Navigando tra le diverse sezioni del portale è possibile infatti trovare le recensioni, gli approfondimenti, le classifiche ed altri contenuti utili per individuare l’articolo di proprio interesse.

L’evoluzione dell’e-commerce in Italia

Prima dell’emergenza legata al coronavirus, l’Italia veniva indicata come la maglia nera in relazione allo shopping ed ai pagamenti online. Sarà per l’età media abbastanza alta ed una scarsa attitudine alla tecnologia o per le difficoltà nell’abbandonare il contante come principale mezzo di pagamento, nel Bel Paese l’e-commerce non aveva ancora spiccato il volo.

La pandemia, con l’impossibilità di uscire di casa, i negozi chiusi, la paura di creare assembramenti all’interno dei punti vendita, ha costretto gli italiani a rivedere le loro strategie di acquisto. Ma anche i titolari dei negozi fisici non sono restati a guardare: chi ha potuto, ha deciso di offrire dei servizi di vendita ed assistenza a distanza.

Il grande cambiamento non ha riguardato solo il “dove comprare”, ma anche l’approccio all’acquisto. Non potendo toccare con mano i prodotti, i consumatori prima di procedere con l’ordine si stanno abituando a fare ricerche, a leggere le recensioni e a fare paragoni tra le varie opzioni disponibili sul web, in modo da essere sicuri di comprare l’articolo giusto.

Come sarà lo shopping online dopo il coronavirus?

Lo scenario è in continua evoluzione: con un progressivo ritorno alla normalità la gente tornerà a fare shopping nei negozi, ma il commercio online, pur rallentando, non arresterà la sua ascesa. Secondo un sondaggio condotto da IZI, gli italiani a fine emergenza non ridurranno il numero degli acquisti online (due su tre hanno risposto così), mentre per l’11% degli intervistati il numero continuerà ad aumentare.

Per ora, i prodotti che hanno registrato il maggior incremento di vendite online sono i libri, i prodotti di elettronica e l’abbigliamento. Un discorso a parte invece va fatto per il settore alimentare. La classica spesa al supermercato è stata una delle poche cose che si è sempre potuto fare, anche durante il periodo delle maggiori restrizioni. Le insegne della grande distribuzione hanno però avviato i loro servizi di spesa online con consegna a domicilio, ottenendo un ottimo successo.