Da Gaeta, terra del cinema, la Delegazione dell’AICC – Associazione Italiana di Cultura Classica, affiliata all’Unesco, invita a un momento di riflessione sul cinema italiano che ha bisogno di ripartire. Il Capo dello Stato ieri sera in occasione della consegna dei Premi David di Donatello ha fatto presente che è necessario tornare a sognare. Gaeta è stato sempre luogo più che idoneo a fare da studio all’aperto per film che sono rimasti nella storia del cinema e anche oggi vi sono professionalità locali in grado di offrire il migliore servizio di supporto alle case di produzione e ai registi più esigenti. Lungo l’elenco di film girati nella nostra città gaetana.
Provando a fare un elenco (sempre incompleto) dal 1935 ad oggi, di pellicole girate in città possiamo tranquillamente riportare: “Aldebaran – I due sergenti – Mizar (Sabotaggio in mare) – L’Alfiere – Ferdinando I Re di Napoli – Tutti a casa – Il tiranno di Siracusa – Arrivano i titani – Le quattro giornate di Napoli – I tre da Ashiya – Il colonnello Von Ryan – Borman – Un uomo a metà – Lo straniero – Diabolik – La pecora nera – Sissignore – Come, quando e perché – Il Corsaro Nero – La schiava io ce l’ho e tu no – Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni – Squadra antifurto – Quanto è bello lu morire acciso – La dottoressa preferisce i marinai – Hercules – Windsurf, Il vento nelle mani – ‘O Re – Felipe ha gli occhi azzurri – La Ragnatela – Intrighi internazionali, Il pentito – Intrighi internazionali, Allarme batteriologico – JAG, Avvocati in divisa – Incantesimo 3 – Vite strozzate – Santo Stefano – Ama il tuo nemico – L’altra donna – Segreti di Stato – Peperoni ripieni e peschi in faccia – L’uomo della carità – Capri – Libertà – Saturno Contro – Lascia perdere Johnny! – SMS, Sotto mentite spoglie – Sangue pazzo – Caldo Criminale – Nauta – Diversamente Giovane – Pietro Mennea, La freccia del sud – Il professor Cenerentolo – Questi giorni – Uma – Mister Felicità – Capri revolution – L’Amica Geniale – Brave Ragazze – Croce e delizia – Compromessi sposi – The New Pope – Storia del nuovo cognome – Bloodmoon”. Durante la serata di ieri sera Carlo Conti ha fatto scorrere sullo schermo “In memoria” i volti e i nomi degli attori e dei registi deceduti durante l’anno intercorso dall’ultima edizione ad ora. Un elenco lunghissimo, ricco di tantissimi beniamini del pubblico. Non possiamo sottacere, infine, che il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha scritto un nobilissimo e condivisibile messaggio che riportiamo molto volentieri poiché sintetizza il pensiero di tutti noi italiani.
Scrive: “Gentilissima Presidente Piera Detassis, con mio grande rammarico, quest’anno, per le ben note ragioni di sicurezza sanitaria, non è stato possibile organizzare al Quirinale la cerimonia di presentazione delle candidature ai David di Donatello. Desidero egualmente far pervenire a tutti i candidati e ai vincitori degli ambiti premi cinematografici i miei complimenti e miei auguri più sentiti. Un saluto e un augurio particolarmente affettuoso a Franca Valeri: un premio alla carriera che esprime anche la riconoscenza degli italiani. Il mondo del cinema sta subendo, in misura particolarmente pesante, le conseguenze della terribile epidemia che si è abbattuta improvvisamente sulla nostra esistenza, sconvolgendone usi, abitudini, progetti e realizzazioni. E, a ben vedere, tutte le professioni, le arti e i mestieri che si nutrono e vivono di vicinanza, di prossimità, di contatto diretto tra le persone e con il pubblico sono oggi quelli più penalizzati dall’emergenza. Il cinema – come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato – è l’arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità – attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri – e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto. Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare. E questo è il compito precipuo dell’arte, della creatività e degli artisti. Un compito alto, che la nostra Costituzione disegna all’art. 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico. Oltre a rinnovare le congratulazioni e gli auguri per i vincitori di questa edizione così particolare dei David di Donatello, vorrei, alla luce di quanto ho appena scritto, esprimere sentimenti di vicinanza e di solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo – cinema, teatro, musica, lirica, danza – e alle loro famiglie che, in questo periodo, stanno compiendo sacrifici e affrontando pesanti difficoltà. Sottolineando, al contempo, la richiesta alle istituzioni di operare per salvaguardare, concretamente, lavoro e patrimonio artistico.
L’augurio – o, se vogliamo, il “sogno” – che vi affido con queste righe è che la imminente e complessa fase di rinascita economica – così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del neorealismo – sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno. Auguri e grazie per la vostra opera!” Il Cinema non tramonterà mai, ieri sera sono state accese in tutta Italia le insegne delle sale cinematografiche a simboleggiare la loro fiducia nel futuro. Il governo sta approntando un progetto per un’estate di cinema all’aperto in tutta Italia con spettatori in mascherina e distanziati tra di loro ma puntualmente presenti dinanzi a un grande schermo. Torneremo all’ultimo dopoguerra, con il neorealismo e gli schermi che si montavano nelle piazze e operatori con proiettori portatili su camioncini attrezzati? È comunque bellissimo poter vedere, dopo il tramonto, un film all’aperto avendo come sfondo il panorama della città di Gaeta, il più bel dono che la Campania avesse potuto fare al Lazio nel secolo scorso.