Questa mattina il sindaco del Comune di Castelforte Giancarlo Cardillo ha inviato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e agli Assessori Ornali e Sartori una missiva per chiedere misure di sostegno a favore degli operatori termali di Suio gravemente colpiti non solo dalla crisi
economica e dal suo ulteriore aggravamento dovuto agli effetti della pandemia ma anche dallo straripamento del Fiume Garigliano che ha causato ingenti danni a tutte le strutture ricettive, ricreative e del benessere.
Lettera che riportiamo testualmente per i nostri lettori: “Caro Presidente, stiamo vivendo, tutti, un momento terribile. Questa pandemia ci ha messo alle corde pugnalando la nostra fragile economia.
Chi, come me, ha la responsabilità di essere Sindaco tocca con mano ogni istante di ogni giorno le paure, le ansie e le preoccupazioni dei propri concittadini.
A questa grave realtà, nel mio Comune, nella giornata di ieri, è venuta ad aggiungere un’altra grave situazione: lo straripamento del fiume Garigliano.
Un nuovo disastro si è aggiunto alla già precaria condizione esistente per l’incerta economia degli albergatori ed operatori economici dell’unica stazione termale della provincia di Latina.
L’economia di Suio Terme, già in crisi per le ripercussioni della situazione economica nazionale, ha
subito, in questo 2020, il duro colpo della pandemia che ha, letteralmente, messo in ginocchio le aziende esistenti e tutto l’indotto ivi compresa l’occupazione.
A questa situazione per molti versi generalizzata è venuta ad aggiungersi, come ho detto, lo straripamento del fiume Garigliano che ha invaso i piani bassi degli stabilimenti termali e delle altre strutture di cura o del benessere, provocando moltissimi danni.
Gli operatori termali, che ho incontrato ieri sui luoghi del disastro, sono davvero stremati e le loro
piccole e medie strutture, già incerte sulla possibilità di riaprire nella prossima stagione (qualcuno
quest’anno ha già chiuso) ora sta seriamente meditando di abbandonare tutto.
Questa evoluzione della crisi non ce la possiamo permettere.
Non possiamo assistere inermi alla fine del turismo termale e del benessere, unica vera risorsa del territorio. Non ci possiamo consentire il lusso che le strutture esistenti chiudano per sempre.
C’è bisogno di un intervento forte, di misure adeguate che prevedano anche contributi a fondo perduto al fine di sostenere le spese per la riparazione dei danni subiti prima dell’inizio della prossima stagione.
Sono sicuro che Lei avrà cura e attenzione per questa nostra piccola realtà economica e produttiva che rappresenta l’unica vera possibilità di vita e di sviluppo per Castelforte e per il suo hinterland. Confido moltissimo nella Sua sensibilità e spero che si faccia tutto quanto il possibile, ed in tempi brevissimi, per far sentire la presenza delle Istituzioni ad imprenditori coraggiosi che
hanno rischiato risorse e capitali propri per promuovere la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.
Colgo l’occasione per invitarla a far visita a Suio Terme per verificare di persona la situazione”.
Basterebbe aver visitato il nostro Dono Svizzero per rispondere.