Covid 19 – Ristorazione senza separè
Siamo tutti in quarantena e dobbiamo tenere le distanze anche in casa, tenere mascherina e guanti e sono state chiuse tutte le attività commerciali e non. Il 4 maggio iniziamo la fase 2 e, tenendo sempre le stesse regole, piano piano riapriranno le attività e si cercherà di riprendersi economicamente. Il calendario varierà da regione a regione ed aspettiamo che Conte ci dia un calendario ben definito, presto dovranno aprire anche i ristoranti.
La ristorazione e le distanze
Partendo dal concetto che le distanze variano anche secondo l’attività che si svolge, al ristorante stando fermi basterà un metro o poco più anche perchè nella zona del golfo di Gaeta è difficile ci siano forti venti.
Per i ristoranti in genere Antonio De Marinis, designer di Acquaviva delle Fonti che lavora soprattutto per ideare arredamenti per negozi e per la ristorazione, ha proposto un tavolo suddiviso dai vetri. In questo modo almeno io mi sentirei sola anche se in realtà non lo sono, meglio stare a casa che se ti senti solo hai smartphone, telefono ed internet per chiacchierare con qualcuno.
Ristorazione senza separè
Per questo ho pensato ad un tavolo a croce mettendo al centro un tavolo 50cm*50cm e quattro prolughe 71cm*50cm, così ci sono 192cm con chi hai di fronte e 100cm con il commensale a lato. Calcolo fatto col teorema di Pitagora facendo la radice quadrata della somma dei quadrati dei due lati = radice quadrata di 71 al quadrato + 71 al quadrato = radice quadrata di 10082 = 100,41cm. Al centro, per dare un senso al tutto, ho messo un vassoio girevole per olio, ceto, pepe e quello che può servire ai commensali (da prendere ed usare sempre coi guanti).
Così si è più distanti, ma anche molto più vicini.
Non vi nascondo che lavorare nella cucina di un ristorante sarebbe un sogno, magari con piatti Giovanna in cucina.