Il DPCM approvato nel Consiglio dei Ministri del 10 aprile ha prorogato fino al 3 maggio la chiusura quasi totale su tutto il territorio, ma ha previsto anche le prime parziali riaperture delle attività commerciali; sono i primi spiragli nel lockdown da coronavirus.
Riaperture parziali di attività commerciali e produttive
In particolare, il decreto autorizza la riapertura dei negozi di carta, cartone e articoli di cartoleria, librerie e negozi di abbigliamento per neonati e per bambini. È consentito alle Regioni tuttavia adottare misure più restrittive e così hanno fatto per prima la Lombardia e poi Piemonte, Campania, Sardegna e Trentino con proprie ordinanze. In queste regioni le cartolerie e le librerie, autorizzate dal DPCM a riaprire il 14 aprile, rimarranno invece chiuse; i negozi per bambini riapriranno con alcune limitazioni. Nel Lazio le librerie riapriranno il 20 aprile. Oltre a librerie, cartolerie e negozi per bambini, ripartono alcune attività: dall’uso delle aree forestali, per tagliare i boschi alla fabbricazione dei computer, si allunga di una decina di voci la lista dei codici Ateco, che vanno da un ampliamento delle attività legate all’agricoltura alla ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia, come le sedi delle agenzie delle Nazioni Unite. Aggiunte tra le grandi opere, quelle idrauliche. Riparte il commercio all’ingrosso di carta e della cancelleria, per poter rifornire le cartolerie di penne, pennarelli, quaderni pronte alla riapertura insieme alle librerie e ai negozi per bambini: un’eccezione perché sul resto dell’abbigliamento le serrande restano giù. Restano tutti i limiti agli spostamenti, la chiusura delle scuole, lo stop alle attività produttive non essenziali.
Le misure igieniche per gli esercizi commerciali: necessari guanti, mascherine e igienizzanti
Il DPCM elenca, inoltre, le misure per gli esercizi commerciali aperti, indicando la necessità di usare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina nei luoghi o ambienti chiusi e in tutte le fasi lavorative dove non si può mantenere la distanza. Prevista la sanificazione due volte al giorno. In più, nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, l’entrata è uno per volta, con due operatori al massimo e, per scaglionare gli accessi, si prevedono anche ampliamenti delle fasce orarie. Alla cassa si deve trovare l’igienizzante per le mani, anche prima di digitare il pin del bancomat.
Ancora stop alla riapertura dei parchi e all’attività sportiva
Parchi e aree gioco restano chiusi, così come è confermato lo stop per tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti, mentre rimane consentita l’attività motoria nei pressi di casa, da soli e mantenendo le distanze.
Confermati i limiti ai viaggi
La proroga delle misure restrittive fino al 3 maggio vale anche per i rientri dall’estero e i viaggi di lavoro nel nostro Paese, con controlli agli imbarchi e stop ai viaggi per chi ha la febbre.
Istituto Superiore di Sanità: la parola d’ordine è cautela
Intanto, per il decimo giorno consecutivo, il giorno di Pasquetta ha visto un calo del numero dei malati di Covid-19 nelle terapie intensive e un allentamento della pressione sulle strutture ospedaliere. E a frenare è anche l’incremento generale dei contagi. La curva epidemica in Italia continua ad evidenziare dei “segnali positivi” che però devono “ulteriormente consolidarsi”. La parola d’ordine è dunque ‘cautela’ poiché, avverte Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), “siamo ancora nella fase 1” e la prudenza deve essere massima proprio in vista della fase 2 che verrà avviata gradualmente. Da chi scrive una doverosa considerazione: dalla lettura emerge chiaramente che molte norme prudenziali non sono rispettate dagli esercenti commerciali. Facciamole rispettare per la nostra e altrui incolumità.