Il Commissario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha aperto la conferenza stampa di sabato 18 aprile affermando che: “I test sierologici, il contact tracing e i tamponi sono le tre frecce del nostro arco che dovremmo usare assai massicciamente, tre dei principali strumenti con i quali affronteremo la fase 2”. Ha spiegato Arcuri: “Il 15 aprile alle 20 il Ministero della Salute ha mandato ai nostri uffici la richiesta di trovare la modalità più trasparente e veloce di acquisire 150.000 test sierologici per poter fare un’importante campionamento della popolazione italiana. Il 17 aprile alle 19 abbiamo pubblicato una procedura di gara e abbiamo fatto due scelte nette, la prima: nessuna trattativa privata, ma una gara veloce e trasparente per un prodotto competitivo; la seconda, la qualità del test è più importante di ogni altro aspetto anche quello economico, la salute non ha prezzo. Aggiudicheremo la gara entro il 29 aprile per avere presto un unico strumento utile per tutte le regioni italiane”.
A proposito dell’applicazione per il tracciamento dei contagi il commissario ha precisato: “Anzitutto il ministro dell’Innovazione Paola Pisano ha insediato una commissione che ha individuato l’applicazione prodotta dalla Bending Spoon, società che ha donato l’app al Governo a titolo interamente gratuito, qui dunque nessuno ci guadagna. L’installazione di questa app sarà solo volontaria, anche se ovviamente noi ci aspettiamo che un numero molto alto di cittadini collabori: almeno il 70% della popolazione italiana dovrebbe installarla in modo da darle un significato importante. Infine, quando l’app arriverà sui telefoni dei nostri concittadini ne garantirà completamente l’anonimato in ossequio alle normative nazionali e comunitarie sulla privacy: utilizzerà la tecnologia bluetooth e non la geolocalizzazione, come prevedono le norme”. Ha proseguito Arcuri: “Abbiamo iniziato anche una massiccia distribuzione di tamponi nell’ultima settimana: ne abbiamo distribuiti 280.000, il 23% di quanti ne erano stati distribuiti finora. Anche questo flusso verso le regioni è stato normalizzato”. Ha concluso riferendo che “Nell’ultima settimana abbiamo consegnato alle Regioni 25,5 milioni di mascherine, una media di 3,6 milioni al giorno; le regioni hanno da ieri sera uno stock di 39,1 milioni di mascherine nei loro magazzini. Abbiamo distribuito e installato negli ospedali italiani 3.720 ventilatori: 992 in una sola settimana, il 27% di quanto eravamo riusciti a fare finora”. L’Italia si sta preparando alla fase 2, i fatti dimostreranno con quale validità.