Dopo settimane di ipotesi che si rincorrevano ecco che abbiamo finalmente le norme definitive per gli stabilimenti balneari e le spiagge attrezzate o libere. Non è stato facile raggiungere un punto risolutivo poiché è il frutto di compromessi tra gli orientamenti governativi, le raccomandazioni medico-scientifiche e gli interessi degli operatori del settore. In tale schiaccianoci la popolazione tutta. Oggi l’orientamento è chiaro: il mondo lavorativo, produttivo o turistico, deve ripartire poiché altrimenti sarà il tracollo dell’economia italiana. E questo anche se il rischio di una ripresa dell’epidemia del covid-19 è più che prevedibile. Il governo nazionale recita: “Tutte le indicazioni riportate devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale. Per tutte le procedure di pulizia, disinfezione e sanificazione, di aerazione degli ambienti e di gestione dei rifiuti si rimanda alle indicazioni contenute rispettivamente: nel Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020 “Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico chirurgici e biocidi”, nel Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, e nel Rapporto ISS COVID-19 n. 3/2020 “Indicazione ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, e nel Rapporto ISS COVID-19 n. 21/2020 “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico-ricettive e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzato durante la pandemia COVID-19”.
Da questo documento estrapoliamo le norme che si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere e che riportiamo testualmente facendo rilevare che non si legge mai una disposizione realmente tassativa ma, invece, un linguaggio frutto della migliore tradizione del burocratese italico: “Predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto. Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (esempio schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri.
Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate. È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (esempio racchettoni) o in acqua (esempio nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (esempio beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti”. Una precisazione va fatta: quando si parla di un’area di 10 metri quadrati per ogni ombrellone significa che l’asta deve essere distanziata metri 1,6 da ogni lato e, quindi, tra un’asta e quella a suo lato o retrostante metri 3,2. Ben lontano, quindi, dai previsti metri 4,5 tra ombrelloni della stessa fila e metri 5,0 tra una fila e quello retrostante o antistante di cui si era parlato sino ad oggi. Ma tutto ciò soltanto – si badi bene – se prendiamo come misura un quadrato ma può essere benissimo un rettangolo o un rombo con misure, quindi, ben diverse. L’obiettivo è quello di far lavorare tutti gli operatori secondo le caratteristiche dell’arenile in concessione, secondo la sua profondità o meno. Vedremo sul campo, alias sulla sabbia, come il tutto sarà attuato.