Coronavirus, certificato il primo caso di trasmissione da gatto a uomo – E’ stato certificato per la prima volta la trasmissione del coronavirus da gatto ad uomo. A dichiararlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Emerging Infectious Diseases e realizzato dai ricercatori della Prince of Songkla University.
Coronavirus, certificato il primo caso di trasmissione da gatto a uomo – In Thailandia un gatto positivo al coronavirus ha contagiato la veterinaria. Era già noto che i gatti potessero essere infettati dagli umani senza sviluppare gravi sintomi, ma finora non era mai stato dimostrato il contrario, ossia che la trasmissione potesse avvenire in senso opposto, dal felino all’uomo. “Sapevamo da due anni che era una delle possibilità”, ha commentato su Nature Angela Bosco-Lauth, esperta di malattie infettive della Colorado State University. Ma solo ora se ne è avuta certezza.
ARTICOLO CORRELATO – C’è un collegamento tra epatite e vaccino contro il coronavirus ? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in una nota stampa comunica: “C’è un collegamento tra le epatiti e il vaccino contro il Sars-CoV-2? Al momento non ci sono elementi che suggeriscano una connessione tra la malattia e la vaccinazione, e anzi diverse considerazioni porterebbero ad escluderla.
• nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza dello status i bambini colpiti non erano stati vaccinati
• l’ipotesi che sia un adenovirus a causare le epatiti, avanzata da qualche ricercatore, è di per sé improbabile, in quanto questo tipo di virus normalmente non è associato a malattie epatiche. In ogni caso l’adenovirus contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti Sars-Cov-2 utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo. Allo stato attuale delle conoscenze quindi, non sembrano biologicamente possibili i fenomeni di ricombinazione tra Adenovirus circolanti e ceppo vaccinale. Questi infatti presuppongono il rimescolamento di geni tra virus mentre questi si moltiplicano, ma questo non è possibile per il vettore utilizzato per la vaccinazione.
C’è un collegamento tra epatite e vaccino contro il coronavirus ? – Cosa fa l’Iss? Al momento sono diverse le strutture dell’Iss che si sono attivate.
• Rete SEIEVA Il Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta (SEIEVA) è la sorveglianza speciale dell’epatite acuta, attiva in ISS sin dal 1985. Il SEIEVA affianca e integra il “Sistema Informativo delle Malattie Infettive e Diffusive” SIMID gestito dal Ministero della Salute, al fine di promuovere a livello locale e nazionale l’indagine ed il controllo sull’epatite virale acuta.
• Sorveglianza genomica SARS-CoV-2 La rete italiana è attiva condividere i dati relativi al sequenziamento dei ceppi di SARS-CoV-2 dei casi pediatrici di epatite acuta di n.d.d. in cui dovesse essere confermata tale infezione. Questo permetterà di capire meglio qualora l’infezione da SARS-CoV-2 sia un evento incidentale, dovuto alla alta circolazione del virus in Europa, o se debba essere considerata il fattore eziologico di queste forme di epatite
• Sorveglianza Basata su Eventi Con la circolare del Ministero della Salute n. 0047345 del 19 ottobre 2021 è stata istituita formalmente la sorveglianza basata su eventi in Italia. L’attore principale per la realizzazione della sorveglianza basata su eventi in Italia è il Network Italiano di Epidemic Intelligence. I referenti del Network si sono attivati in seguito l’allerta dal 5 aprile 2022.” Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.