Il Comune di Formia non arretri di un millimetro sul rispetto della legalità e delle norme urbanistiche che disciplinano e puniscono gli abusi edilizi. Lo scempio perpetrato all’interno del perimetro del promontorio del Parco Regionale, è divenuto il simbolo dello spregio alle più elementari leggi urbanistiche e ambientali degli immobili privati, e vincere questa battaglia rappresenta un’occasione di riscatto per una comunità che per decenni ha subito i soprusi di una crescita urbanistica irrazionale che ancora oggi stiamo pagando.
L’interrogazione regionale presentata due giorni fa dal gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, prima firmataria Gaia Pernarella, rappresenta il punto più alto della lotta all’abusivismo edilizio della nostra città. La ricostruzione cronologica risultante dall’interrogazione regionale fa emergere la strafottenza e il senso di impunità che muovono tutti coloro che decidono di andare oltre le leggi nella nostra città, e tutto questo deve terminare. Formia non è e non deve essere “terra di nessuno”, dove ognuno si sente libero di fare come gli pare, a prescindere dalla legge e dal rispetto del territorio.
Il meetup “Formia 5 Stelle” chiede al Comune di Formia e all’Ente Parco di lavorare in sinergia in vista della prossima udienza al Consiglio di Stato, affinché si faccia il possibile per arginare ogni velleità del proprietario del cosiddetto ex Castello di Gianola. Vista la delicatezza del contenzioso, se lo si ritiene opportuno ci si avvalga di avvocati e accademici esterni all’Ente, perché l’Avvocatura Comunale, molto abile nelle piccole questioni, troverebbe enormi difficoltà a resistere in un giudizio così importante. E se è il caso, il Comune di Formia si ponga fin da subito la questione di acquisizione dell’immobile dell’ex Castello a proprietà comunale, e che questa acquisizione possa diventare il simbolo di quella parte della città che resiste.
Il meetup “Formia 5 Stelle” prende atto di essere l’unica forza politica cittadina a occuparsi di questo tema, con lo stridente silenzio degli altri partiti politici locali e delle tante associazioni ambientaliste presenti nel territorio. Un silenzio che non fa bene alla nostra città che si ritrovala maggior parte dei rappresentanti politici e istituzionali che non trovano il tempo per esprimere finanche un dubbio o una perplessità su una questione di così grande portata.