La denuncia del Codacons
Prosegue la corsa al rialzo dei carburanti. Il costo della benzina, modalità servito, in alcuni distributori autostradali supera la quota di euro 2,3 al litro, arrivando a punte di 2,4 euro sulla A1. Anche per il gasolio servito si nota un aumento, con punte massime sempre sulla A1 di 2,319 al litro. Ormai diversi impianti autostradali (A21, A4, A14, A11, A22 ecc.) vendono benzina in modalità servito sopra i 2,3 euro al litro e la situazione è preoccupante anche nella rete urbana (nella rete urbana comunque i prezzi sono inferiori rispetto a quelli autostradali). Secondo il Codacons un pieno di benzina oggi costa in media quasi 2,2 euro in più rispetto al mese scorso mentre per un pieno di gasolio la spesa sale di 2,4 euro.
Il motivo per cui in autostrada paghiamo di più i carburanti è legato soprattutto alle royalties dovute dai distributori ai concessionari autostradali per poter ospitare le pompe: mediamente 8 centesimi al litro. E l’aumento sulle autostrade si riflette anche nella rete urbana. Le speculazioni nelle contrattazioni di petrolio a livello internazionale certamente stanno influendo sull’aumento di benzina e gasolio. Il prezzo del petrolio ha registrato un aumento di oltre il 3% nella sessione di venerdì. Eppure questi rincari, secondo il Codacons, appaiono eccessivi e non del tutto giustificati.