ASL Latina, ancora carenze in organico – La UIL FPL Latina, ha inviato al Direttore Generale della Asl Latina Dott.ssa Silvia Cavalli, ai Sindaci della Provincia di Latina, ai rappresentanti Politici della provincia di Latina una pec per far ribadire la carenza di organico nella Asl di Latina:
ASL Latina, ancora carenze in organico – “nonostante le reiterate sollecitazioni, continua a segnalare il perdurare
della grave e insostenibile carenza della dotazione organica della Asl di Latina.
Pur considerando che le nostre precedenti sollecitazioni, hanno determinato l’assunzione di
un cospicuo numero di unità lavorative, riteniamo che quanto finora sostenuto sia
assolutamente insufficiente per fronteggiare il reale fabbisogno aziendale.
Infatti, i servizi sanitari sono in sofferenza ed il personale è oggettivamente allo stremo.
Per queste ragioni bisogna cambiare urgentemente passo e dar seguito alla più volte
annunciata “svolta organizzativa”, onde ridare dignità alla gestione dei servizi sanitari.
Senza le dovute assunzioni stabili, i lavoratori saranno costretti a sopportare ANCORA
altissimi carichi di lavoro, all’interno di un preoccupante contesto di Risk Management
(rischio clinico) e di Burnout sistematico (esaurimento psico-fisico)!
Si rammenta che i lavoratori in questione hanno un’età media che supera i 56 anni con
molte ore di straordinario e prestazioni aggiuntive effettuate, nonché molte giornate di ferie
ASL Latina, ancora carenze in organico – pregresse non godute; inoltre, la gestione “in trincea” di quattro pandemie consecutive e i
numerosi contagi Covid-19 in ambito lavorativo, hanno ulteriormente stremato le loro forze!
La UIL FPL Latina, allo stato attuale ed in riferimento agli standard assistenziali minimi
vigenti (Allegato C, DCA 8/2011), stima un fabbisogno assunzionale minimo, ma non
ottimale, di oltre 600 unità lavorative a tempo indeterminato e full-time (Medici, Dirigenti,
Infermieri, Tecnici, OSS, Ostetriche e Amministrativi).
Questo per poter fronteggiare lo smaltimento delle lunghe liste di attese riguardanti la cura
delle patologie ordinarie (sospese a causa della pandemia Covid-19) e poter pianificare una
idonea organizzazione dei servizi, in grado di fronteggiare eventuali, possibili, anche se non
auspicabili, recrudescenze pandemiche.
Inoltre, bisogna considerare l’imminente periodo estivo (giugno-luglio-agosto-settembre)
caratterizzato da un’aumentata presenza di turisti sull’intero territorio provinciale e la
conseguenziale necessità di dovere garantire maggiori prestazioni sanitarie.
Oltretutto, durante tale periodo, bisogna garantire il diritto delle ferie estive (15gg
consecutivi) a tutto il personale in servizio.
Pertanto, la UIL FPL Latina rivolge un ACCORATO APPELLO a tutte le istituzioni in
indirizzo, affinché prendano piena consapevolezza sulla DRAMMATICITÀ delle
problematiche evidenziate al fine di predisporre, per quanto di competenza, le opportune e
necessarie azioni risolutive.
I cittadini/utenti della provincia di Latina hanno diritto di potere usufruire di servizi
sanitari pubblici efficienti, nella stessa misura degli altri cittadini italiani.
Ribadiamo con forza che la sanità è un bene primario e perciò un tassello imprescindibile
per il benessere sociale, dunque una priorità per la collettività.
Inoltre i lavoratori non possono più subire altissimi carichi di lavoro a discapito della
propria integrità psico-fisica ed a detrimento dei loro rapporti familiari e sociali!
La UIL FPL Latina, per quanto sopra esposto, proclama lo stato di agitazione sindacale
e si riserva di adoperare tutti gli strumenti a sua disposizione per la soluzione delle
problematiche sopra evidenziate.”