Indirizzata ai ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, della Salute, dell’Economia e delle Finanze ed alla Presidenza del Consiglio, l’interrogazione a risposta scritta 4/04692 presentata nella seduta n.302 della Camera dei Deputati da Raffaele Trano – coofirmatari i membri commissione ambiente Ilaria Fontana e Federica Daga e Marco Bella – chiede ai titolari dei rispettivi dicasteri, ognuno per le proprie competenze, di effettuare controlli tramite i carabinieri del Noe e gli ispettori dell’Ispra sulla gestione del fenomeno della torbidità da parte del gestore idrico Acqualatina e sulle modalità con le quali sono stati impiegati i fondi stanziati dalla presidenza del consiglio – dipartimento protezione civile, a seguito degli oltre 180 giorni di disagi subiti dai residenti durante il 2017 in conseguenza della siccità.

“Nel testo – spiega Trano – finalizzo un lavoro corale di ricerca e documentazione a cui ha partecipato l’intero Sud della provincia di Latina, nel tentativo di ricevere finalmente risposte plausibili a standard di erogazione del servizio inaccettabili e scongiurarne il ripetersi.

Ringrazio il Laboratorio Socio Politico San Giacomo di Gaeta, e le altre associazioni di Formia e Minturno che hanno prodotto documentazioni utili. È un’interrogazione che parte ‘dal basso’: abbiamo condiviso unanimemente il giudizio sulla scarsità degli investimenti realizzati in questi anni sulla rete idrica e sulle due sorgenti millenarie di Capodacqua e Mazzoccolo, mentre si predilige affidarsi a fonti di approvvigionamento alternative che di fatto determineranno nel tempo la dipendenza da altri territori, addirittura fuori Regione.

Dubbi che riguardano anche le modalità e le autorizzazioni di chi effettua ed era preposto ad effettuare i controlli sulla salubrità delle acque che abbiamo chiesto ora di approfondire. Di quanto accaduto ho provveduto ad informare anche l’Arera”.

Di seguito pubblichiamo l’interrogazione sollevata dal deputato Raffaele Trano

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