8 novembre 2024 – Sciopero nazionale senza il rispetto delle fasce di garanzia – I trasporti pubblici si fermeranno di nuovo l’8 novembre. I sindacati di categoria hanno infatti proclamato uno sciopero nazionale per quel giorno, spiegando che sarà un’astensione dal lavoro di 24 ore. Di seguito il comunicato e le motivazioni dello sciopero:
“Proclamazione di una terza azione di sciopero nazionale di 24 ore per il giorno 08
novembre 2024 senza il rispetto delle fasce di garanzia con manifestazione nazionale ai sensi
dell’art. 16 dell’Accordo Nazionale del 28 febbraio 2018 come riconosciuto dalla Delibera n. 18/95
del 16 marzo 2018 della Commissione di Garanzia L. n. 146/90 di tutte le lavoratrici e i lavoratori
dipendenti delle imprese cui si applica il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL) ai
sensi e nel rispetto della legge 146/90, come modificata dalla legge n° 83 del 2000 ss.mm. ii e della
disciplina di settore.”
8 novembre 2024 – Sciopero nazionale – Le motivazioni
8 novembre 2024 – Sciopero nazionale senza il rispetto delle fasce di garanzia – “Il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL) scaduto in data 31 dicembre 2023, ha visto
l’avvio formale della fase di rinnovo con l’elaborazione delle Linee Guida di Piattaforma Unitaria
Sindacale inviate alle Associazioni Datoriali in data 11 luglio 2023.
All’apertura del tavolo di trattativa in data 26 settembre 2023 è seguito un intenso calendario di
incontri che si è interrotto il 30 maggio 2024 a causa dell’atteggiamento, in alcuni casi attendista ed
in altri dilatorio e non costruttivo, assunto dalle Associazioni Datoriali Asstra, Agens e Anav, che non
ha permesso la prosecuzione di un confronto caratterizzato da elementi di disponibilità, concretezza
ed avanzamento normativo, auspicati dalle Organizzazioni Sindacali, quali indicatori di una reale
assunzione di responsabilità nei confronti del settore e della categoria.
Nello specifico, le Organizzazioni Sindacali, hanno registrato da parte delle Associazioni
Datoriali posizioni inaccettabili, non solo riguardo alle istanze promosse dalle lavoratrici e dai
lavoratori del settore, caratterizzato da un crescente deterioramento delle condizioni lavorative e
retributive, dalla conseguente e strutturale carenza negli organici aziendali, dagli episodi di
aggressioni fisiche e verbali sempre più diffusi ai danni degli operatori front-line, dalla cronica
difficoltà nel reperire nuovi conducenti e altre figure specializzate, dal rischio sempre più tangibile
della riduzione dei servizi, nonché dall’impossibilità di offrire un trasporto pubblico locale adeguato,
ma anche riguardo a tematiche inerenti la sopravvivenza e gli interessi complessivi del settore.
Le Organizzazioni Sindacali, responsabilmente hanno sempre tentato di mantenere aperto il
confronto con spirito propositivo, costruttivo e mai strumentale, cercando soluzioni condivise e
sostenendo fermamente istanze, idee e proposte coerenti con le Linee Guida di Piattaforma Unitaria
Sindacale, espressione di una progettualità compiuta e complessiva, che tiene insieme le legittime
rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e le necessità della cittadinanza, con l’esigenza del
servizio e gli obiettivi di sviluppo previsti dal PNRR.
Rispetto a quanto sopra illustrato, le Associazioni Datoriali, hanno risposto ancorandosi alle
proprie posizioni, volte esclusivamente alla massimizzazione della produttività, attraverso proposte
provocatorie tese all’ulteriore aumento dei carichi di lavoro e di una compressione inaccettabile
delle condizioni lavorative nel contesto attuale del settore, riproponendo modelli gestionali
anacronistici, senza alcun riguardo alle legittime esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
e alle proposte sindacali volte a garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, di
fatto perdendo, con questo atteggiamento, l’opportunità di contribuire alla necessaria
trasformazione del trasporto pubblico locale, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati di
sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Nonostante tutti i tentativi delle Organizzazioni Sindacali tesi a ricercare un accordo, si è
dovuto prendere atto delle indisponibilità datoriali a rinnovare il CCNL, con un incremento
economico in linea con l’aumento del costo della vita, a rimodulare la parte normativa per
consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, nonché ad individuare
soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni.
Preso atto del fatto che ad oggi, 21 settembre 2024, le Associazioni datoriali Asstra, Agens e
Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza, non essendo pervenuta neanche una mera
convocazione volta a significare la volontà di giungere ad una soluzione della vertenza e ad avviare
concretamente un confronto serio tra le parti, le Scriventi si trovano purtroppo a dover ribadire la
necessità di continuare ed intensificare lo stato di agitazione al fine di garantire il diritto al rinnovo
del CCNL delle lavoratrici e dei lavoratori del TPL.
Alla luce di quanto sopra premesso e ricostruito, le Scriventi Segreterie Nazionali, facendo
seguito alla seconda astensione dal lavoro, si trovano costrette a proclamare una terza azione di
sciopero nazionale di 24 ore, che si svolgerà senza il rispetto delle fasce di garanzia con
manifestazione nazionale, ai sensi dell’art. 16 dell’Accordo Nazionale del 28 febbraio 2018, come
riconosciuto dalla Delibera n. 18/95 del 16 marzo 2018 della Commissione di Garanzia L. n. 146/90,
per il giorno 08 novembre 2024 di tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle imprese cui si
applica il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL), che hanno diritto al rinnovo del
contratto collettivo nazionale di lavoro e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative
che salariali.
Durante l’astensione dal lavoro saranno garantiti i servizi di trasporto assolutamente
indispensabili per la generalità degli utenti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale
(quale il trasporto di disabili e i mezzi scuolabus relativi alle scuole materne ed elementari), secondo
le norme ed in piena applicazione dei regolamenti e degli accordi in materia.
Le strutture sindacali territorialmente competenti, aziendali/territoriali/regionali,
comunicheranno alle aziende e ai soggetti aventi diritto i servizi di trasporto assolutamente
indispensabili per la generalità degli utenti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale
che saranno garantiti entro e non oltre il 28 ottobre 2024.
Si precisa infine che, il luogo e gli orari della manifestazione che si terrà il giorno dello
sciopero, a seguito del rilascio delle relative autorizzazioni da parte delle Autorità competenti,
verranno comunicati in tempo utile per permettere la partecipazione di tutte le lavoratrici e
lavoratori Autoferrotranvieri – Internavigatori.” A indire lo sciopero sono stati unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisa e Ugl Fna, che chiedono il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri.