Il medico cardiologo Francesco Carta, a nome del Partito Democratico di Formia – Città del Golfo e delle Isole Pontine, il 10 novembre scorso ha inviato agli enti pubblici preposti un documento particolarmente interessante sulla situazione del dissalatore collocato sull’isola di Ventotene, dove lo stesso è anche assessore alla sanità.
Testualmente ha scritto: “L’Authority sanziona Acqualatina su un’ispezione della Guardia di Finanza. Il gestore che, imperterrito continua a proporsi come un esempio virtuoso, minimizza – come è suo solito – la multa di circa 250 mila euro comminata il 23 Ottobre dall’ARERA e addirittura preannuncia di ricorrere al TAR avverso il provvedimento.
Estrapolando solo le parti del lungo e motivato provvedimento ad esso “favorevoli” trascura le parti del provvedimento da cui emergono invece le “gravi” violazioni di cui si è reso artefice in ordine alla regolazione sulla tariffa, alla carente trasparenza delle bollette e per aver fatto pagare la depurazione anche a chi non era servito da questo servizio. E così trascura di considerare ad esempio che nel provvedimento dell’ARERA, si legge che dal Piano d’Ambito – approvato dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina con delibera n. 3 del 11 novembre 2011 e successivamente rettificato con delibera n. 4 del 28 giugno 2012 – risultano valori non direttamente riconducibili alla voce “saldo conguagli e penalizzazioni” e che manca l’evidenza della quantificazione degli scostamenti a consuntivo. Tali conclusioni sanciscono definitivamente l’inesigibilità delle partite pregresse per il 2006 – 2011, applicate a tutti gli utenti e quindi la bontà delle ragioni poste a fondamento della Class Action.
In questa triste vicenda ciò che va stigmatizzato oltre al comportamento del gestore è la complicità della STO nella persona della ingegnere Angelica Vagnozzi con la quale si è tentato di “appioppare” agli utenti circa 8 milioni di euro a titolo di conguagli senza essere a ciò autorizzati previamente dall’ATO 4. E su questa tema nessun cenno dall’OTUC (Organizzazione Tutela Utenti Consumatori) che invece di tutelare i consumatori interviene solo a sproposito come nella vicenda di Ventotene in cui attacca il Sindaco Gerardo Santomauro per aver impedito l’installazione del dissalatore.
A Ventotene il dissalatore sta creando seri problemi tant’è che tuttora perdura la non potabilità dell’acqua. Tale sanzione fa pendant con l’accertamento da parte dell’ARPA LAZIO sempre del mese di ottobre di altre violazioni commesse dal gestore a Ventotene, con il superamento del parametro “Boro” e la non osservanza delle prescrizioni per lo scarico delle acque reflue industriali con una ulteriore multa da comminarsi da parte della Regione Lazio che può arrivare ad altri 45.000,00 euro. Insomma, un ottobre nero per Acqualatina e temiamo anche per i suoi utenti! Oltre all’evidenza di una gestione troppo disinvolta ci chiediamo chi pagherà le sanzioni oppure la difesa nei giudizi per
opporsi ad esse? Naturalmente scaricheranno sugli utenti.
Per richiedere il rimborso delle partite pregresse è istituito presso la sede del Partito Democratico di Formia, in Via San Lorenzo, 10 uno sportello di informazione ed assistenza dalle ore 17 alle 20 dei giorni dispari”. Francesco Carta come esponente politico e amministratore è un fiume in piena, non intende demordere nella sua battaglia di salvaguardia dell’isola di Ventotene. Da noi contattato, dopo la lettura del documento, aggiunge: “Ho contattato il primo cittadino dell’Isola del Giglio dove esistono due impianti di dissalazione, uno sull’isola e l’altro sull’Isola di Gianutri.
Loro intervengono sui dissalatori con anidride carbonica che rende l’acqua meno corrosiva. Noi disponiamo di un dissalatore provvisorio collocato in località Porto Nuovo, area che riteniamo decisamente inopportuna. Dal novembre 2017 l’acqua non viene utilizzata per bere per la sua qualità e da un mese è dichiarata non potabile con ordinanza comunale. Ci rattrista che nella conferenza dei sindaci registriamo, sovente, insofferenza verso i nostri problemi, Di contro è estremamente preoccupata l’Isola di Ponza che, dopo la sperimentazione a Ventotene, sarà la nuova destinataria di un impianto di dissalazione. Ci rendiamo conto perfettamente che un tale impianto sia molto più economico di un trasporto dell’acqua tramite nave.
Ma il progetto va portato avanti nel rispetto e nella garanzia massima della qualità delle acque sia dolci che marine. Potabilità effettiva e va risolto con sagacia lo smaltimento della salamoia che attualmente viene sversata nell’area marina protetta. Se un bagnante getta a mare i resti di una mela va multato e, di contro, nessuno protesta per la salamoia”. Da parte nostra come Golfo e Dintorni abbiamo ritenuto corretto riportare quanto segnalato da un politico che in tutta la sua vita ha dimostrato di essere un uomo probo e profondamente onesto, di contro siamo disponibili ad ospitare testualmente le repliche che ci dovessero pervenire dagli enti e dalle persone citate nelle dichiarazioni dell’esponente politico.