“Due anni e mezzo per uscire dalle prescrizioni per l’approdo, 21 mesi per l’aggiudicazione definitiva del concorso di
progettazione: adesso è il momento di velocizzare, spingendo tutti insieme, in primis i firmatari del CIS, per arrivare a
chiudere il Progetto di restauro e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano: lo dobbiamo al mondo, lo
dobbiamo alla comunità di Ventotene.”
Questo il senso dell’intervento del Commissario Straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce, che per un grave lutto
sopraggiunto nella notte, non ha potuto essere presente al Tavolo convocato il 5 u.s. ma che, nonostante la situazione, ha
voluto confermare questa importante riunione, a cui aveva lavorato senza sosta negli ultimi mesi.
L’ing. Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto (RUC), è stato delegato dal Commissario a presiedere la riunione a
cui hanno partecipato tutte le amministrazioni sottoscrittrici, mentre il dott. Andrea Nardone, coordinatore della struttura
commissariale, ha rappresentato Macioce durante i vari interventi che si sono succeduti nelle tre ore di riunione.
L’ordine del giorno ha visto la presentazione da parte dell’ing. Guerci della relazione annuale al CIPESS, mentre a seguire
l’ing. Enrico Fusco, Responsabile Unico Progetto (RUP) di Invitalia, ha relazionato sui diversi interventi in corso, tra cui il
risanamento della falesia, gli esiti della chiusura della Conferenza preliminare e gli esiti del ricorso al Consiglio di Stato:
dopo mesi di battaglie giudiziarie, è infatti definitiva l’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione al
raggruppamento guidato da Engeko, a cui Invitalia ha proposto di affidare anche la progettazione dell’approdo, opzione
prevista dal disciplinare del concorso, così da ottimizzare le fasi progettuali.
Fusco ha poi concluso l’informativa sui lavori con un’accurata sintesi delle indicazioni emerse dalla Commissione VIA e
dalla Conferenza dei servizi, annunciando di averle già condivise con i progettisti che stanno lavorando al loro accoglimento
e ha poi aggiunto che le modifiche, tutte orientate a contenere la pressione antropica sull’isolotto di Santo Stefano,
impatteranno sulla sostenibilità economica: diminuirà la possibilità di fruire del bene, meno visite, laboratori e eventi di
formazione con una conseguente riduzione delle entrate del futuro polo multifunzionale in una misura che Invitalia stima
essere del 15%.
Tutte queste considerazioni, già emerse nelle scorse settimane, hanno spinto il Commissario alla ricerca di una soluzione,
portandolo a proporre al Tavolo di conferirgli il mandato a esplorare la possibilità di realizzare, a parità di impegni
economici, un “lotto funzionale” a Ventotene che integri il Progetto di valorizzazione su Santo Stefano: uno spazio in grado
di accogliere alcune delle funzioni che, viste le premesse, potrebbero non essere pienamente garantite, tra cui gli uffici del
futuro ente gestore e gli spazi per le attività di alta formazione.
Il Tavolo ha accolto favorevolmente la proposta e si è poi aggiornato, con il proposito di valutare già a gennaio eventuali
ipotesi percorribili che saranno presentate dal Commissario, d’intesa con il RUC, e con il supporto di Invitalia, soggetto
attuatore dell’intervento.