Ampia diffusione e grande successo per il libro “La mia vita accanto a un Carabiniere” della docente in pensione Lidia
Scuderi, recentemente edito da Alges di Gaeta.
Numerose e qualificate le recensioni del volume anche in testate a grande tiratura.
Oltre ad alcuni quotidiani come “La Sicilia” con l’autorevole firma di Girolamo Barletta, professore e preside di istituti
superiori di Catania, l’eco della biografia ha travalicato i confini nazionali.
Infatti, due riviste a grande tiratura e ampissima diffusione con un bacino di alcuni milioni di lettori in Italia e nelle
principali capitali estere ha recensito la bella pubblicazione.
Si tratta della rivista istituzionale dell’Arma “Il Carabiniere” e del periodico bimestrale “le Fiamme d’Argento”
dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri.
Quest’ultima, in particolare, nella sua uscita di ottobre scorso ha suscitato favorevoli ampi commenti con la firma di
Corrado Modugno, uno degli ufficiali della redazione, un generale dell’Arma da poco in pensione.
Questi, evidenziando particolare sensibilità e acume critico pur non conoscendo l’autrice e il marito, ha affermato:
“Mi piace iniziare in modo così inusuale questa mia recensione perché se per la professoressa Scuderi non ci fossero
stati i domiciliari, come lei stessa ha definito il periodo della pandemia, non avremmo potuto apprezzare questa opera
pregnante di sentimenti, di valori, di genuina narrazione di vita vissuta.
Nella persona dell’autrice troviamo il compendio armonioso di qualità soggettive di donna, moglie, mamma che le
consentono di affrontare e superare, anche con grandi sacrifici, situazioni contingenti rese ancora più impegnative per
la forzata lontananza del coniuge, generale dei Carabinieri Aldo Lisetti, che con sacrificio personale, ma sempre
supportato dalla solidità degli affetti familiari, è stato chiamato a prestare servizio in varie regioni italiane
(Sicilia, Puglia, Molise, Lazio, Toscana) ove ha sempre conseguito risultati di grande prestigio, con riconoscimenti sia
delle autorità unitamente alle quali ha operato quotidianamente, sia dei superiori di qualsiasi livello gerarchico.
Ne è, per ultimo, l’onore di avere avuto conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Linguaglossa (Catania), sua
prima sede di servizio e città natale della moglie.
A tale proposito, le parole che il generale Lisetti ha rivolto alla sposa uscendo dal municipio: “Lidia sei contenta?
Sei sposata ad un concittadino! Non ad un forestiero del continente”, esprimono nella loro spontanea interezza le
difficoltà vissute all’inizio della loro felice unione, ma soprattutto la grande unità di intenti condivisa nel corso della vita.
Un libro che si legge tutto d’un fiato e che conferma quanto sempre asserito “la moglie di un carabiniere diventa
carabiniere”, lo diventa per la passione, la disponibilità, l’altruismo che dimostra giornalmente e che hanno sempre
caratterizzato il Carabiniere.
Se, concludendo la lettura del libro, qualcuno dovesse nutrire dubbi sulla sensibilità e sui sentimenti che sono il DNA
della professoressa Scuderi, ricordiamo che il ricavato della vendita del libro, per espressa volontà dell’autrice, sarà
devoluto all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca e la lotta contro il Cancro)”.
Lidia Scuderi ha ricevuto molti messaggi di apprezzamento e, in particolare, una bella lettera del Comandante Generale
dell’Arma dei Carabinieri che di proprio pugno ha espresso giudizi lusinghieri all’autrice del libro che ha toccato il cuore
di molti Carabinieri e delle mogli che hanno visto espressi i loro sofferti silenzi.
La redazione del nostro Magazine si unisce al coro unanime di apprezzamenti e complimenti.