Golfo di Gaeta, tracciabilità del pescato: merce sequestrata e 3 mila euro di sanzioni – Con l’inizio del nuovo anno è proseguita l’attività di controllo della Capitaneria di porto di
Gaeta per il contrasto alla pesca marittima praticata con metodi illegali e di vigilanza sulla
filiera della commercializzazione dei prodotti ittici, presso mercati e punti di vendita, a
tutela della risorsa e del consumatore.
Le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Gaeta, nella giornata di ieri (domenica 8
gennaio) hanno focalizzato l’attenzione sulle attività di vendita ambulante presso il
mercato di Fondi. L’attività di controllo è stata esperita a pochi giorni dalla chiusura
dell’operazione nazionale di vigilanza e controllo denominata “Senza traccia”, promossa
dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto in concomitanza delle festività
natalizie e che, sotto il coordinamento regionale del Centro di Controllo Area Pesca della
Direzione marittima di Civitavecchia, ha fatto registrare, nelle sole provincie di Latina e
Frosinone, oltre 150 controlli presso i punti di sbarco e di vendita, con il sequestro di oltre
tre quintali di prodotto ittico irregolarmente detenuto e commercializzato.
Golfo di Gaeta, tracciabilità del pescato: merce sequestrata e 3 mila euro di sanzioni – Nella giornata di ieri, tramite l’impiego simultaneo di due nuclei ispettivi, è stato possibile,
già nelle prime ore della mattina, sottoporre a controllo tutti gli operatori ivi operanti, al
fine di riscontrare, prima dell’inizio della commercializzazione al dettaglio, la tracciabilità
del prodotto ittico in commercio, la sua origine e la presenza della corretta etichettatura
che fornisca al consumatore le informazioni previste su provenienza e metodo di
produzione degli esemplari esposti alla vendita.
All’esito del controllo, sono state riscontrate alcune irregolarità riconducibili alla mancanza
della documentazione prevista dalla legge per attestare la provenienza del prodotto ittico
e, quindi, la sua riconducibilità alla filiera regolata e controllata. Nello specifico il personale
ispettivo ha contestato ai predetti operatori illeciti di natura amministrativa, con
l’applicazione delle previste sanzioni pecuniarie per un ammontare corrispettivo di tremila
euro e, soprattutto, con il sequestro amministrativo di circa un quintale di prodotti ittici,
che, riscontrato privo delle informazioni necessarie a garanzia della qualità e della
provenienza del prodotto, presentava potenziali rischi per il consumatore.
Golfo di Gaeta, tracciabilità del pescato: merce sequestrata e 3 mila euro di sanzioni – L’azione di contrasto verso tali condotte costituisce uno dei target istituzionali della
Guardia Costiera, in quanto è volta alla repressione di pratiche commerciali che mettono
a rischio più interessi pubblici, quali il corretto, regolato e sostenibile sfruttamento delle
risorse ittiche, la tutela del consumatore finale, il suo diritto ad una corretta e completa
informazione sul prodotto che va ad acquistare e, non ultima, la salvaguardia dell’attività
degli stessi operatori professionali della pesca che rispettano le norme, europee e
nazionali, di settore sulla tracciabilità, etichettatura e rintracciabilità in tutte le fasi della
filiera.