Golfo di Gaeta – Spiagge libere a tutela dei bagnanti – Scrivo questo servizio come una lettera aperta poiché oltre ad essere un giornalista ricopro l’incarico di presidente regionale del Lazio di Italia Nostra. Nella mia militanza nella prima associazione ambientalista, che dura da 42 anni, ho visto tante violenze al territorio e alla certezza del diritto e ho intrapreso tante battaglie ambientaliste che sono sinceramente stanco ma le motivazioni ideali e la consapevolezza di essere nel giusto mi sorreggono nel persistere. Non molto tempo fa ci è pervenuto un comunicato stampa della Guardia Costiera che illustrava un’operazione sulla Spiaggia di Sant’Agostino in Gaeta eseguita su ordinanza del dott. Luciano D’Emmanuele, procuratore capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino. Il Comandante della Guardia Costiera Capitano di Fregata Angelo Napolitano in occasione dell’insediamento ha espresso la massima disponibilità dell’istituzione che si era accinto a rappresentare sul territorio della provincia di Latina: “Con l’auspicio di poter continuare a collaborare con la stessa unione di intenti per la tutela dell’ambiente marino e costiero e la diffusione della cultura del mare”.
Golfo di Gaeta – Spiagge libere a tutela dei bagnanti – Ebbene il sottoscritto confida in queste parole per invitare i Militari del Mare con le stellette a dare chiari segnali all’opinione pubblica, prima che inizi la stagione turistica balneare. Siamo al mese di marzo e prima che esploda la primavera e la voglia di mare bisogna far comprendere a tutti che le regole si rispettano. Sulla spiaggia di Sant’Agostino la libera balneazione è scomparsa pressoché dappertutto. Coloro che sono autorizzati a noleggiare sdraio e ombrelloni li posizionano all’alba rendendo impossibile ai bagnanti di posizionarsi senza essere da loro disturbati. I toni con i quali si rivolgono alle famiglie è arrogante e provocatorio. I pali degli ombrelloni sembrano indicare un campo minato, manca soltanto il cartello indicatore. Nessuno deve permettersi di disturbare i loro affari. Genitori con bimbi piccoli desistono, non possono confrontarsi con personaggi che si pongono in atteggiamento ostile.
Golfo di Gaeta – Spiagge libere a tutela dei bagnanti – Basterebbe una pattuglia della Guardia Costiera che, con un mezzo idoneo a transitare sull’arenile, percorra dall’alba il bagnasciuga di Sant’Agostino per rendersi conto di tutte le irregolarità. Un pezzo per volta il demanio marittimo è stato violato, occupato, privatizzato, occluso alla società civile, sia ai residenti che ai turisti. Lasciamo la spiaggia di Sant’Agostino in Gaeta per spostarci sul litorale di Formia. Vorremmo conoscere cortesemente dal centro di Formia andando in direzione delle località periferiche di Santo Janni e Gianola quali sono le discese al mare sulle spiagge dell’arenile formiano. Costruzioni private, singole proprietà o condominiali, hanno privatizzato tutto e coloro che cercano di andare a mare sono accolti come se fossero dei paria, conseguendo l’obiettivo di far desistere i cittadini dal frequentare le loro spiagge. Occorre che tutte le discese siano indicate con cartelli espositori chiari e leggibili e contravvenzionati tutti i comportamenti che violano le leggi vigenti. E sul litorale di Scauri e di Marina di Minturno vanno verificate le spiagge libere se sono delimitate nelle loro reali dimensioni, e gli accessi a mare, sia sulla Riviera di Ponente che su quella degradata della Riviera di Levante.
Tutto regolare lungo la riva destra del fiume Garigliano? Con l’occasione una domanda al Comune: perché lungo la foce e le strade di accesso non vi è manutenzione e raccolta dei rifiuti? Tempo fa abbiamo denunziato il prelievo di mitili lungo le scogliere di Scauri ben oltre il quantitativo autorizzato. Vengono dal napoletano con immensi sacchi di iuta e li riempiono facendo attenzione che nessuna divisa sia all’orizzonte mentre li caricano sulle macchine. E infine – per non dilungarci – cosa dire del pesce e dei frutti mare venduti lungo il bagnasciuga e in occasione del mercato settimanale in dispregio di ogni norma igienica e di rispetto della salute dei potenziali consumatori. Sovente viene venduto per fresco pesce congelato sciacquato nel canale che scorre tra il Lido Tirreno e la Darsena Flying, una vera cloaca a cielo aperto. Non si possono multare i titolari di pescherie perché il pesce eventualmente è privo dell’area geografica di provenienza sino a quando si consente un commercio ambulante dissennato. Abbiamo avuto con il Comandante precedente della Guardia Costiera Federico Giorgi un rapporto splendido e ampiamente collaborativo. Ora chiediamo per la stagione 2022 di non giungere impreparati ma pronti a contrastare all’origine ogni violazione alle leggi che sono in vigore, per fortuna!