Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile

Angelo Borrelli, il capo della Protezione Civile, che abbiamo imparato a conoscere in occasione dell’emergenza covid-19 in corso, è figlio della nostra terra. Chi scrive è andato nella piccola frazione di Cerri Aprano, seicento anime, a chiedere di lui. È una piccola frazione del comune di Santi Cosma e Damiano. I suoi genitori sono persone semplici, oneste e laboriose. Il papà assistente scolastico presso l’Istituto Tecnico per Geometri di Penitro di Formia, la mamma casalinga. È nato nel 1964 e ha frequentato l’Istituto di Ragioneria Gaetano Filangieri di Formia dove ha avuto anche come docente un suo vicino di casa Alessandro Petruccelli, uno scrittore amato dalla critica e dai lettori. Angelo Borrelli ha poi frequentato l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale dove si è laureato in economia e commercio. Vive attualmente a Roma, coniugato e papà. Ma è unito da un invisibile cordone ombelicale alla sua Cerri Aprano dove la famiglia possiede vasti terreni, in parte utilizzati a uliveto. Possiede due o tre trattori e si rilassa lavorando la sua terra nei giorni di ferie o nei fine settimana (quando non vi era il coronavirus). È cresciuto professionalmente come braccio destro di Guido Bertolaso, che lo stima profondamente. Angelo Borrelli è un grande lavoratore, persona semplice e concreta, sa tenere ritmi sostenuti, dando l’esempio ai suoi collaboratori. Una bella figura, un degno figlio della terra del comprensorio del Golfo di Gaeta.