“Sinistra Italiana Lazio respinge ogni proposta di rimodulazione che si trasformerà in tagli alle agevolazioni tariffarie per le fasce sociali più deboli. Al grido di “impatto troppo alto sul Bilancio regionale” la destra nel #Lazio mette le famiglie in difficoltà, costringendole all’utilizzo dell’auto e ad abbandonare il #treno, perché sospende le agevolazioni per i meno abbienti con la scusa di #rimodulare. Mentre distribuisce risorse per provvedimenti di bandiera, vuol #tagliare e ridistribuire soltanto su tre fasce ISEE di reddito che non hanno riscontro nella crisi economica e sociale che il Lazio sta attraversando, visto che, la maggior parte degli utenti ha un reddito basso e spesso vicino alla soglia di #povertà
I 18 milioni di € di #agevolazioni tariffarie, per studenti, ultrasettantenni e pensionati erano già insufficienti e rappresentano una larga fascia dei 750mila #pendolari che attraversano quotidianamente la Regione Lazio che è e rimane, la terza regione per numero di persone che chiede assistenza alimentare.La #sospensione della carta dura ormai da quasi un mese, e non è stata preceduta da uno studio di settore, per nascondere una scelta voluta per fare cassa sulle spalle dei soliti noti.I dati #INPS nel settore privato parlano chiaro: il 43% dei 35enni nel 2023 ha lavorato con una retribuzione annua lorda inferiore ai 10.000 euro.Il 43% non supera i 5.000 euro.Nelle classi di età avanzata le retribuzioni basse sono il doppio.La situazione delle #donne e la peggiore: 48,2% è collocato nella fascia delle retribuzione più basse che non superano i 10.000€.Ma soltanto la destra di Rocca, di Ghera e Meloni non se ne accorge.”Giuseppe Bortone – Segretario Provinciale Federazione Latina – Sinistra ItalianaStefano Caroselli – Responsabile mobilità sostenibile e trasporti – Sinistra Italiana Lazio