REGIONE LAZIO, LISTE D’ATTESA – “E’ stata approvata oggi in consiglio regionale la mozione che ho presentato con la finalità di intervenire in modo fattivo, e ci auguriamo progressivamente risolutivo, alla piaga sempre più diffusa rappresentata dal permanere di lunghissime liste di attesa in ambito sanitario. Con la mozione nello specifico si impegnano il presidente della Regione Lazio e gli assessori competenti in materia su tre assi di intervento che si ritengono prioritari. In particolare l’impegno mira a mettere in campo un Piano regionale di “rientro” sulle liste di attesa, contenente la dotazione finanziaria adeguata per l’implementazione delle piante organiche delle strutture erogatrici, dei macchinari, nonché per consentire un allungamento delle fasce orarie e dei giorni, compresi i weekend in cui effettuare gli esami, per il recupero dell’arretrato, condiviso tra livello regionale e provinciale, in grado di supportare, orientare e accompagnare in modo unitario le singole Asl e Aziende ospedaliere con la definizione di strategie, azioni, risorse economiche, tempistiche precise.
Si punta, inoltre, ad agevolare la nascita di centri diagnostici pubblici che contribuiscano all’abbattimento delle liste di attesa e a definire un sistema stringente e costante, almeno trimestrale, di monitoraggio rispetto alla implementazione ed agli effetti del piano al fine di consentire interventi rapidi e risolutivi laddove si verifichino tempistiche più lunghe di quelle previste dalla normativa vigente in materia. Ogni prestazione non erogata, infatti, è una sottrazione di servizi fondamentali per la vita stessa dei nostri cittadini. L’emergenza sanitaria scatenata dal COVID-19 ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario, con un’inevitabile ricaduta su tutte quelle visite ambulatoriali e quegli interventi chirurgici, ritenuti “differibili”, in base alla classificazione fornita dal “Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa” e alle linee Guida emesse dal Ministero della Salute per la gestione delle urgenze anche durante la pandemia. Si tratta di una mole di prestazioni che va ad aggiungersi a quelle che ordinariamente si stanno prenotando in questi giorni e in queste ore, in un’organizzazione e in un contesto “rallentato” che deve continuare necessariamente a fare i conti con il Covid, e quindi con le misure necessarie per prevenire il contagio e con limiti strutturali.
Esemplificativo, in tal senso, la situazione drammatica che vive un uomo di Latina in attesa da quasi un anno e mezzo di essere sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La vicenda, purtroppo, è esemplificativa e rappresentativa della condizione in cui centinaia di cittadini residenti nella provincia di Latina e nel Lazio, versano a causa dei tempi lunghissimi delle liste di attesa. In questa condizione i cittadini della regione sono costretti, se hanno le risorse economiche adeguate, a riversare le richieste sui servizi privati gravando su situazioni, spesso segnate ed acuite da un disagio economico e sociale che la pandemia ha accelerato, di fragilità sotto il profilo della capacità di spesa dei cittadini. A fronte di una situazione straordinaria l’unica strada percorribile consta in investimenti straordinari sia per il personale, sia per l’acquisto di nuovi strumenti indispensabili per aumentare in modo netto il numero delle prestazioni effettuate e il concreto incontro tra domanda ed offerta sanitaria. Serve un concreto cambio di passo perché se non si agisce subito, chi potrà, continuerà a ricorrere al privato per aggirare i tempi di attesa, chi non potrà continuerà ad attendere o rinunciare, andando ad aumentare la platea delle persone che non sottoponendosi ad esami diagnostici e visite rischiano di sviluppare patologie gravi o gravissime. Un piccolo passo avanti è stato compiuto ma continueremo a vigilare e sollecitare il presidente Zingaretti a dare attuazione a quanto votato in aula. Gli strumenti ci sono, ma manca, purtroppo, la volontà di attuarli da parte di chi governa la regione Lazio”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone.