Gli Stati Generali della Pesca si terranno il prossimo 13 dicembre a Chioggia.
La prof. Antonella Caroli Palladini di Italia Nostra ritiene importante la salvaguardia degli ecosistemi e la regolamentazione del fermo pesca, l’uso sostenibile delle risorse, le prospettive delle filiere ittiche e dell’acquacoltura.
Le sezioni sul mare di Italia Nostra danno la giusta attenzione, come risulta anche da uno degli appuntamenti di Catania su questo tema e in passato anche da parte della sezione di Siracusa.
È cosa buona e giusta coinvolgere su questi temi Stefano Patuanelli, ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
L’esperto nazionale del comparto pesca Erminio Italo Di Nora contattato da Italia Nostra Lazio ha suggerito: “È importante creare aree di nursery per la riproduzione delle vongoline, autoctone… e allo stesso tempo realizzare delle burghe sui canali dei fiumi che corrono fino in laguna. Bisogna porre molta attenzione alle specie autoctone ed evitare di importare specie alloctone come il pesce siluro. Lo stesso vale per le cozze che a causa del calore muoiono sempre più di anno in anno e quindi bisogna posizionarle in siti maggiormente idonei”.
Il Mercato ittico all’ingrosso di Chioggia darà il calcio d’inizio degli Stati Generali italiani della pesca il prossimo 13 dicembre. E sarà una partita lunga, che durerà fino a maggio 2022 quando, in un appuntamento di tre giorni tra Chioggia e il Delta del Po, in provincia di Rovigo, verranno trattati tutti i temi che ruotano attorno al settore ittico, allargato all’indotto collegato: commercio, ristorazione, trasporti, ricerca, innovazione e sostenibilità.
Conferma il direttore del Mercato ittico all’ingrosso, e amministratore unico di SST, Emanuele Mazzaro:
“Il kick off del progetto sarà il 13 dicembre all’Auditorium San Nicolò, dalle 10 alle 19 in quell’occasione Chioggia sarà l’agorà in cui si riunirà non solo il settore ittico, ma tutte le componenti che ruotano attorno ad esso. Sarà un confronto con la politica, l’economia e la ricerca. E non può essere altrimenti, visto che nel solo Veneto attorno a questo settore ruota un’economia da oltre un miliardo di euro, ponendo il comparto come il più importante a livello europeo.
Il peso e la forza sprigionata da questo mondo saranno decisivi per fissare quelle istanze relative al mondo della pesca, e di riflesso ai settori che le ruotano attorno, affinché siano proposte all’Unione Europea per salvarlo”.
Non solo Chioggia, come detto, perché a partecipare sarà il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia, diretto da Massimo Barbin. Saranno presenti il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, i consiglieri regionali chioggiotti Marco Dolfin, Jonatan Montanariello ed Erika Baldin, e ancora i sottosegretari Francesco Battistoni e Gian Marco Centinaio, Lorenzo Viviani, responsabile del dipartimento Pesca della Lega, infine in collegamento dall’Agrifish il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli.
Tra i partner anche Confindustria Venezia Rovigo, l’Università di Padova, il Flag Gac Chioggia Delta del Po, la Libreria Giunti di Firenze e Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.
“Accanto agli ospiti istituzionali, in accordo e con il supporto del sindaco Mauro Armelao, che detiene la delega alla Pesca e ha condiviso questo progetto con la nostra direzione, abbiamo scelto di portare partner diversi come la Libreria Giunti, tra le più grandi case editrici d’Italia, che allestirà un temporary book shop in auditorium, e l’Alma che proporrà show cocking incentrati sull’utilizzo degli scarti del pesce – spiega Mazzaro – perché anche da questo passa la sensibilizzazione verso la blue economy e la sostenibilità del nostro settore”.
Nell’appuntamento del 13 dicembre verranno individuati i tre temi che saranno sviluppati in altrettante giornate a maggio: l’analisi del settore della pesca partendo dai dati raccolti da inizio anno e fino a maggio, la molluschicoltura nel Delta del Po e la pesca sostenibile. Aggiunge Mazzaro: “Non solo, verranno portati all’attenzione dei partecipanti altri problemi che stanno colpendo il nostro settore, dall’aumento del gasolio a quello del costo del polistirolo per le cassette del pesce”
L’obiettivo è, come detto, di elevare il tema della pesca a qualcosa di più grande. “Chioggia deve essere non solo la capitale della pesca, ma credere in qualcosa in più – il pensiero del direttore del Mercato ittico – essere consapevole di essere al centro di un asset strategico a livello nazionale, che riguarda non solo pescatori e Mercato ittico, ma tutta la filiera, fette intere di società civile da tutelare e difendere rispetto alle nuove normative comunitarie. E allora penso anche alla questione del Prosek, altra battaglia che il Veneto e l’Italia stanno combattendo sui tavoli di Bruxelles: è la stessa che dovremo fare noi, e la possiamo fare insieme”.
Italia Nostra deve portare la voce degli ambientalisti e confrontarsi con gli operatori del settore e le istituzioni interessate.