Paola Villa: Littorina, i conti non tornano. Serve chiarezza – “La storia inizia nella primavera del 2009 quando arrivano i primi soldi per la Littorina Formia-Gaeta al Consorzio Industriale del Sud Pontino, quando era presidente del consorzio Salvatore Forte: ben 8 milioni di euro per realizzare la prima tratta di 6 Km, dalla stazione di Formia a Bevano (Gaeta). La storia continua nel 2016 quando furono erogati altri 10 milioni, sempre al consorzio industriale, destinati a ripristinare il tratto Bevano-Stazione di Gaeta. Di questi 18 milioni risultano spesi appena 3,41 milioni di euro dalla società aggiudicatrice per una progettazione ad oggi irrealizzabile…e che fine hanno fatto gli altri 14,5 milioni?
Ma la storia non finisce, e arrivano altri milioni di euro…infatti dato che il Consorzio Industriale sud Pontino, nel frattempo diventato Consorzio Industriale del Lazio, chiede alla Regione Lazio e ad Astral (Azienda strade Lazio) altri soldi pubblici, adducendo che “sul tracciato sono emerse alcune interferenze, come adduzioni idriche non note lungo la linea ferroviaria…”: e così vengono stanziati nel novembre 2023, altri 20,6 milioni di euro nell’ambito della programmazione 2021-2027 del Fondo di Sviluppo e Coesione. Insomma i soldi pubblici per il ripristino di una linea ferroviaria di poco più di 9 km, arrivano a 38,6 milioni di euro, senza che ci sia neanche un piccolo vagone a collegare Gaeta con Formia, mentre continuano a sfrecciare centinaia di migliaia di tir sul trattore della Flacca formiano, facendo morire ancora di più la nostra città nel traffico.
La storia si arricchisce anche di aneddoti e corollari come la svendita da parte del Consorzio Industriale per quattro spicci (circa 400mila euro) del piazzale della stazione di Gaeta ad una società. Dal 2009 ad oggi, la storia si riempie anche di colori e lucette, con il Consorzio che organizza “festival” sulla Blu economy, finanzia sfilate e compra e vende proprietà immobiliari acquisendo centinaia di migliaia di soldi pubblici. Un pozzo di San Patrizio, senza che nessuno “conti ciò che conta”!
Forse è arrivato il momento di “contare” e chiedere “chiarezza e trasparenza” su queste decine di milioni di euro dati e non messi a frutto…forse ne potremo chiederne contezza proprio al dirigente Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Consorzio del Lazio, visto che è una consigliera del comune di Formia, la consigliera Tania Forte, sorella dell’ex presidente del consorzio industriale, appunto Salvatore Forte, che per tale incarico percepisce più di €70mila euro l’anno.
Il comune di Formia e il comune di Gaeta in qualità di soci del consorzio industriale del Lazio, dovrebbero chiederne conto di che fine abbiano fatto tutti questi milioni di euro…e tutti noi cittadini dovremmo pretenderlo, visto che sono soldi pubblici, soldi nostri, soldi di tutti…noi cittadini dovremmo pretendere di sapere la fine della storia!” Lo comunica Paola Villa consigliera comunale città di Formia.