Il presidente del Comitato Dragut Amedeo Russo interviene dopo la lettura dell’articolo da noi pubblicato il 1° settembre scorso dal titolo “Scauri: Quale futuro per Piazza Santa Albina, Comitato Civico Spontaneo scende in campo per la tutela – Diario di piazza”.
La sua è una risposta alle dichiarazioni del professore Antonio Gallo, presidente del comitato stesso che erano alle basi del servizio giornalistico che i nostri lettori possono tranquillamente rileggere.
Amedeo Russo, con estrema franchezza, scrive: “Perdonatemi ma io mi sento preso in giro…
Francamente non riesco a capire cosa possa spingere un comitato a scrivere il primo settembre, ad estate ormai conclusa, una lettera di resoconto degli atti vandalici perpetrati su quel fazzoletto di terra che da statuto di propone di salvaguardare e valorizzare.
Signor Gallo io non la conosco ma mi permetto di farle una domanda: dov’era il comitato quest’estate? E quella precedente? Che ha fatto per questa zona? Vi siete costituiti già da tempo ma non vi ho mai visti in azione contro questa piaga sociale. La lista delle cattive azioni la conosciamo bene perché le abbiamo vissute sulla nostra pelle nel silenzio assordante e colpevole dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine. Quando vi lessi per la prima volta circa due anni fa mi illusi di vedere la luce in fondo al tunnel ma evidentemente era quella del treno che arrivava perché, ripeto, io non vi ho mai visti all’opera, mai un comunicato, mai un’azione dimostrativa, mai un sit-in (anche notturno, perché no!), mai niente di niente, siamo stati abbandonati da tutti!
Quindi, Signor Gallo, forse sarebbe giusto modificare il verbo dell’ultimo capoverso della sua lettera sostituendo quel “continuiamo a lavorare” con un più appropriato “cominciamo a lavorare”. Fortemente desideroso di essere smentito da future azioni”.
Ora si attendono repliche e precisazioni.