Partita del secolo è il termine con cui ci si riferisce a una partita di calcio che chi scrive vide in televisione a 22 anni ospite della famiglia di un collega di Milano, città dove lavoravo al mio primo impiego. Ho ancora negli occhi e nella mente l’incontro disputato di semifinale del IX campionato mondiale di calcio tra le nazionali di Germania Ovest e d’Italia che si svolse nello Stadio Atzeca di Città del Messico il 17 giugno 1970. L’Italia vinse con il punteggio di 4 a 3 dopo i tempi supplementari e al termine di continui cambiamenti di risultato che andarono di pari passo con lo sviluppo del punteggio. È tuttora considerato uno dei momenti più emozionanti della storia dello sport italiano e, più in generale, della storia italiana del dopoguerra, tanto da vantare ancora nel 2020, a cinquant’anni di distanza, un rilevante impatto sulla cultura di massa del Paese: tra i più noti omaggi figura il film del 1990 Italia -Germania 4 – 3, commedia che dipinge tale episodio come spartiacque culturale e generazionale.
Ebbene chi scrive ha pensato a quello spettacolare incontro calcistico quando il pomeriggio di lunedì 20 gennaio ha visto scendere sul Campo Pirae i calciatori dello Scauri e del Marina Club per un derby sempre elettrizzante. Qualcuno potrà dirmi che il paragone è esagerato ma sono pronto a darne una spiegazione pedagogica. La partita del 17 giugno 1970 appartiene alla memoria di una generazione di italiani e ognuno di noi ricorda persino dove e insieme a chi l’ha vista in televisione. La partita del 20 gennaio 2020 resterà indelebile nei ricordi personali di coloro che l’hanno disputata o seguita dagli spalti e dal bordo campo. Un grande derby tra squadre dello stesso comune che rappresentano due splendide località che si dividono lo stesso lungomare.
È un derby che i ragazzi di entrambe le società sportive avvertono sin dal loro esordio con i primi calci e poi con i pulcini. Ed ora dodicenni o undicenni, militando nella categoria esordienti, sentono che questo derby non è una partita qualsiasi ma “la partita” in cui dare l’anima. Non occorre essere pungolati dal presidente Luigi Forte, dal direttore sportivo Michele Treglia o dal loro Mister Antonio Conte, sono loro che sono scesi in campo con la voglia di vincere. L’intero organico dei ventuno calciatori del Settore Giovanile Categoria Esordienti del Calcio Scauri stagione 2019 – 2020, a prescindere da quelli scesi in campo, merita di essere menzionato a futura memoria: Francesco Battipaglia, Jacopo Calce, Jonas Noam Caliman, Koen Samuel Caliman, Federico Cardi, Fabrizio Conte, Vittorio Conte, Mario Di Bernardo, Gabryel Filosa, Alessandro Gaveglia, Antonio Granata, Vittorio Imparato, Francesco Kajdo, David Morlando, Francesco Pezzola, Jacopo Pontecorvo, Francesco Russo, Matteo Serra, Adriano Truglia, Davide Tuccinardi, Aleks Voci. D’altronde il Mister del Marina Club Erasmo Di Principe è un personaggio che se non esistesse andrebbe inventato. Fisico stile Bud Spencer è l’esatto contrapposto del Mister dello Scauri Antonio Conte.
Quest’ultimo riservato e parco di parole, Erasmo invece è sanguigno, passionale, coinvolgente e trasferisce il suo carattere ai suoi giovani giocatori. Il sottoscritto segue sempre con attenzione le incitazioni di Erasmo, che sono – francamente – uno spettacolo emozionale nello spettacolo agonistico. Lo Scauri è passato subito in vantaggio con un gol realizzato dal suo capitano e capocannoniere Koen Samuel Caliman. Il risultato ha subito continui rovesciamenti di fronte con un primo tempo 2 a 2, un secondo tempo 1 a 1, e finalmente nel terzo tempo un gol possente, tirato con tutta la rabbia che aveva in corpo dal capitano dello Scauri. I giocatori biancoazzurri scesi in campo con una maglia azzurra, che richiamava quella nazionale, non hanno mai tirato la palla fuori campo negli ultimi minuti di gioco per guadagnare tempo ma hanno affrontato gli avversari a viso aperto e… sportivamente. Al fischio finale, liberatorio, un urlo di gioia per un derby vinto con il risultato finale di 4 a 3. Il capitano Koen Samuel Caliman, che ha incitato i compagni sino al fischio finale, ha realizzato un poker di goal, ben quattro, confermandosi come capocannoniere. Bene precisare nessuno su punizione o rigore, ma tutti su azione di gioco.
Un record che difficilmente dimenticherà. Ma è da precisare che le partite di calcio si vincono, si pareggiano o si perdono in undici. I ragazzi dello Scauri sono stati tutti eccezionali, un grande gioco di squadra, un portiere Francesco Pezzola al meglio della forma, protagonista di grandi parate, ognuno ha fatto la sua parte, rispettando il ruolo assegnatogli e non distraendosi. Non per nulla è stata l’ottava vittoria conseguita su nove partite disputate. Al termine foto ricordo della stretta di mano dei due capitani e di tutti i giocatori insieme (onore ai giocatori del Marina) con i loro due mister. Questa realmente è stata per loro la partita del secolo, che i tedeschi chiamano Jahrhundertspiel, gli spagnoli Partido del siglo, gli inglesi Game of the Century. Per loro giovani giocatori biancoazzurri la partita da raccontare oggi agli amici, un domani tra i ricordi più belli dell’adolescenza.