In merito al fatto di cronaca verificatosi a Marina di Minturno che ha richiesto l’intervento di due gazzelle dei Carabinieri per sedare gli animi e procedere a un fermo siamo stati contattati dalla proprietaria dell’appartamento dove si è verificato l’episodio che desidera riportare il tutto nei canoni della realtà dei fatti. Racconta: “sono la proprietaria dell’appartamento sito in Via Pietro Fedele a Marina di Minturno e titolare di un’attività commerciale nello stesso comune. Siamo una famiglia di incensurati e si è trattato semplicemente di un litigio familiare. In questo periodo di epidemia da covid-19 ho ospitato a casa mia il fidanzato di mia figlia e da alcuni giorni mio nipote. A un certo punto mia figlia di 22 anni ha avuto un alterco con il cugino di 29 anni residente a Formia che le ha dato uno spintone. Il fidanzato di mia figlia di 24 anni è intervenuto in difesa della sua ragazza e il fratello di lui di soli 17 anni si è interposto per dividerli. Io nel frattempo avevo provveduto a chiamare la mia consuocera che abita a 200 metri da me.
Qualche vicino di casa troppo zelante ha pensato bene di allarmare il 112. Non era il caso. Avremmo risolto tra di noi non appena gli animi si sarebbero calmati”. A questo punto sono intervenuti i militari dell’Arma dei Carabinieri. Su quanto sia accaduto durante l’intervento delle forze dell’ordine non intendiamo intervenire. L’udienza è stata fissata a giugno. La consuocera della nostra intervistata ha dato mandato di assistenza legale all’avvocato Pasquale Cardillo Cupo di Formia nell’interesse del figlio di 24 anni, fidanzato della ragazza. La proprietaria dello stabile ha attivato l’avvocato Roberto Salvatore Palermo di Minturno. Conclude il suo racconto: “nessuno è entrato in casa mia di soppiatto per discutere. Mia figlia è fidanzata da sei anni, da quando aveva soltanto sedici anni. Sono rimasto avvilita dinanzi allo sciacallaggio di tanti che si sono messi a riprendere con i telefonini la scena all’arrivo e intervento dei carabinieri. Come si può godere nel vedere vicini di casa o paesani in difficoltà? È così cattivo il mondo? Io sono vedova del mio primo marito ed il mio secondo coniuge lavora al Comune di Formia, mi dispiace immensamente anche per lui. In tanti ci hanno telefonato o scritto per sapere che cosa fosse realmente accaduto. Semplicemente un litigio di famiglia che è degenerato anche a causa di coloro che non si fanno gli affari loro”. La vicenda avrà degli inevitabili strascichi legali.