Il Centro per il libro e la lettura (CEPELL), istituto autonomo del Ministero della Cultura, ha
pubblicato la graduatoria dei 9 progetti vincitori del bando nazionale Città che legge. Il Comune di
Minturno si è classificato al quarto posto, ottenendo un finanziamento di 25 mila euro, per la
realizzazione del progetto “Ulisse: la lettura, viaggio verso la conoscenza”.
Utilizzando la metafora del viaggio come strumento di scoperta del mondo, basato su criteri
di inclusione sociale e di ecosostenibilità, il progetto, rivolto agli studenti, ai ragazzi, ai giovani, agli
adulti e a persone con disabilità, prevede incontri con autori, laboratori di lettura, biblioteche
itineranti, letture teatralizzate e impiego di tecnologie digitali per rendere la lettura accessibile a un
pubblico sempre più ampio.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura, con il supporto dell’Ufficio Cultura del Comune di
Minturno, il programma è nato grazie all’impegno ed alla collaborazione tra amministrazioni,
istituzioni scolastiche, biblioteche, associazioni culturali, cooperative sociali e librerie: un vero e
proprio “ecosistema” favorevole alla lettura.


Il progetto vede il Comune di Minturno quale capofila di 14 partner, tra i quali i Comuni di
Gaeta, Castelforte, Lenola, la Biblioteca Comunale Salvatore Mignano (Gaeta), l’Istituto
Comprensivo Marco Emilio.Scauro di Scauri, le Associazioni Amici del Libro Biblioteca Luigi Raus
ODV, Il Sogno di Ulisse, Fuori Quadro, Co.S.Mo.S. ODV, la Cooperativa Sociale Osiride, la Pro
Loco Minturno APS, le librerie Mondadori Bookstore Scauri ed Edicola Marina.
«Sono davvero felice ed orgogliosa per questo bel risultato – ammette la professoressa
Rita Alicandro, Consigliere comunale e Delegato alla Cultura – Dopo la qualifica di “Citta che
legge”, ottenuta nel 2022, ora arriva un riconoscimento importante che premia l’impegno costante
dell’Ente e dei partner nelle attività di promozione della lettura e nella creazione di una rete tra
tutte le realtà che nel territorio, sia a Minturno sia nelle città limitrofe, operano affinchè essa diventi
un’abitudine diffusa ed uno strumento valido di aggregazione, coesione sociale e di cittadinanza
attiva».