Nicola Coscia, laureando in giurisprudenza, ha diffuso un suo comunicato che riportiamo testualmente: “Con la stessa trasparenza con cui è stato annunciato il mio ingresso nel movimento civico “Minturno Libera”, mi sento in dovere di informare la cittadinanza circa la mia fuoriuscita dallo stesso.
La fiducia concessami da ML mi ha dato l’opportunità di contribuire al perseguimento degli interessi dei cittadini di Minturno attraverso l’attiva partecipazione alla vita sociale e politica.
Tuttavia, tale impegno politico, che sento di dovere alla mia comunità, non può e non deve esaurirsi all’interno delle dinamiche di competizione elettorale.
È stato motivo di grande onore per me poter prendere parte a un progetto sviluppato intorno al confronto diretto con la cittadinanza, che negli ultimi anni è stata dimenticata dalla politica ed esclusa dalla vita pubblica.
Ed infatti proprio alla luce di tale estraniamento che la mia coscienza mi impone di non desistere dal dare una voce alla cittadinanza e dal farle avere l’eco che merita, restituendo alla politica il suo fine originario: attuare il bene del singolo nel bene della collettività.
Questa grave crisi sanitaria, economica e sociale che stiamo affrontando, a mio avviso, impone ancor di più alla politica, anche e soprattutto a livello locale, di dare risposte concrete ai cittadini in modo che venga meno in loro quel sentimento di sfiducia sempre più frequente nei confronti delle istituzioni.
La politica deve realizzare il bene della comunità e al tempo stesso rendere migliori i cittadini, perciò l’azione politica deve essere più propositiva e meno distruttiva.
Dopo un periodo di riflessioni e valutazioni politiche e personali ritengo doveroso che le nostre strade si separino.
Nell’augurare il meglio al Gruppo di Minturno Libera, colgo l’occasione per ringraziare i coordinatori del movimento civico per l’opportunità concessami e l’intera famiglia di “Minturno Libera” per le innumerevoli occasioni di confronto e di dialogo”.
Da noi contattato ha chiarito che a breve deve discutere la tesi di laurea e preferisce, nel contempo, vivere una pausa di riflessione sociale e politica.