Il sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli stamattina, ultimo giorno di agosto, ha tenuto alle 12 una conferenza stampa presso lo studio legale dell’avvocato Massimo Signore, che è anche consigliere comunale in carica, dopo essere stato nelle precedenti elezioni amministrative lo sfidante in ballottaggio del primo cittadino in carica.
Al termine della conferenza Gerardo Stefanelli ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale su Facebook quanto riportiamo testualmente: “ho appreso da un sito internet di illazioni risalenti a ben 12 anni che mi riguarderebbero. Tutto ciò mi lascia stupito perché non ho mai avuto conoscenza diretta di quanto viene scritto e, soprattutto, resto sconcertato dal momento che verrei accostato ad ambienti che da sempre combatto con impegno e forza sia nella mia vita personale che istituzionale. Qualora ce ne fosse bisogno, ci tengo a ribadire, per il rispetto che nutro nei confronti della mia cittadinanza e della mia famiglia, che non sono e non sono mai stato né indagato, né tantomeno convocato né informato dalle autorità a qualsiasi titolo per qualsiasi cosa. Non ho mai ceduto nulla a nessuno in tutta la mia vita, ne ho mai collaborato indirettamente in attività del genere. E, soprattutto, ho sempre sostenuto le attività delle forze dell’ordine investendo anche fondi comunali per rafforzare i presidi di sicurezza e controllo sul territorio comunale. Continuo il mio lavoro e la mia vita a testa alta come sempre”.
Cosa è accaduto in sostanza? Un quotidiano on line ha pubblicato un articolo affermando che in un’inchiesta di droga dovrebbero essere citati il nostro sindaco e l’avvocato Massimo Signore, per poi chiudere con un finalino di maniera giusto per tutelarsi da eventuali querele, ma, ormai, “il danno” era stato fatto.
Sdegnosa e rabbiosa la reazione del legale penalista Massimo Signore che da noi direttamente contattato ci ha dichiarato che “non finisce qui. In tanti anni di onorevole attività forense nessuno si è mai permesso di fare il mio nome. Ora si va in un fascicolo di 40.000 pagine e si rintraccia una intercettazione di 40 secondi tra due pluripregiudicati che parlano di un Massimo e di un autista del senatore, millantando disponibilità alla quale gli inquirenti non hanno prestato alcuna importanza. Si badi bene l’intercettazione è del maggio 2008, oltre dodici anni fa. Quell’anno mio padre è deceduto per un male incurabile il 22 agosto ed io lo accompagnavo per le cure salvavita ad Aviano 3 volte la settimana. Sto recuperando anche i biglietti aerei, figuriamoci se potevo avere a che fare con questa feccia. Il sindaco Gerardo Stefanelli probabilmente ha subito un attacco politico in vista della campagna elettorale, io uno professionale. Ma non starò fermo, partiranno le querele e passeranno gli anni ma io chiederò giusitizia e i responsabili si preparino ai risarcimenti. Ho una famiglia da salvaguardare, la mia compagna, tre figli, mia madre, una sorella e mia nipote e non consento a nessuno di gettare fango sulla mia persona. Per me la famiglia conta molto di più della professione e dell’impegno politico.
Su un punto non si può non essere d’accordo: la politica e il giornalismo si stanno impoverendo, perdendo sempre più stile.
È anche giusta una campagna elettorale effervescente ma sempre su temi ben precisi che vanno dal buon governo al rispetto delle linee programmatiche presentate agli elettori, dall’imparzialità amministrativa all’attenzione verso gli ultimi, eccetera – eccetera.