Ai primi di settembre con l’estinguersi della stagione estiva turistica-balneare e la partenza degli ultimi villeggianti la città di Minturno entrerà nel vivo della campagna elettorale. L’appuntamento delle urne della primavera del prossimo anno è nella mente di molti. Vi è una coalizione da realizzare da zero nel centro-destra, una coalizione di liste civiche fedelissime che si schiereranno con il sindaco uscente Gerardo Stefanelli e il Partito Democratico che cerca un suo futuro e una sua visibilità. In questo momento l’opposizione la stanno esercitando nell’assise civica Tommaso Iossa e Massimo Moni e fuori dal consiglio comunale il Movimento civico “Minturno Libera”. Quest’ultima forza politica è colei che sta rendendo da mesi “effervescente” il clima della polis, secondo le migliori tradizioni delle Agorà elleniche o dei Forum romani.
In democrazia è fondamentale il diritto di replica e, quindi, accogliamo, con estremo piacere, le osservazioni inoltrateci da Nicola Martone, che interviene in qualità di Delegato al Demanio Marittimo del Comune di Minturno. Il professionista osserva: “a seguito di alcuni articoli pubblicati sui quotidiani locali riguardanti il mancato rispetto della normativa regionale sulla quota di arenile libero pari al 50% sento il dovere di chiarire aspetti rappresentati in maniera erronea. Il Gruppo Civico “Minturno Libera” come sempre non perde occasione di pubblicare notizie senza senso e prive di fondatezza, dimostrando la poca esperienza e la mancata conoscenza di tutta normativa nazionale e regionale in materia di demanio marittimo. Per quanto riguarda il mancato rispetto della quota di arenile libero pari al 50% imposto dalla Legge Regionale 8/2015, è doveroso precisare che tutte le concessioni demaniali delle strutture ricettive del Comune di Minturno sono passate di competenza ai Comuni nel 1999 e da allora nessuna amministrazione, compresa l’attuale, ha rilasciato nuove concessioni di tratti di arenili, ma bensì si è limitata alla gestione e al rilascio delle proroghe dei titoli concessori come consentiva la legge nazionale”.
Quindi incalza: “Per quanto concerne i numerosi articoli privi di fondatezza pubblicati dal Gruppo Civico “Minturno Libera” è mio dovere rispondere alle inesattezze scritte. Il sottoscritto, insieme al Sindaco, ha effettuato più incontri con gli operatori balneari prima della presentazione del PUA da parte dell’architetto incaricato che è avvenuta nel Novembre 2019. Il sottoscritto oltre ad accogliere le istanze degli operatori balneari, ha organizzato un incontro tra operatori balneari e i dirigenti degli uffici preposti della Regione Lazio, incontro che è avvenuto nel maggio 2019 presso il dipartimento dell’Economia del Mare della Regione Lazio. Il PUA in questo momento è al vaglio del Responsabile dell’Ufficio Demanio del Comune di Minturno, stiamo inoltre aspettando che si faccia chiarezza sulle proroghe delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2033. Una volta definiti gli ultimi dettagli saranno convocati gli operatori balneari per procedere con le fasi di approvazione e definire le modalità per raggiungere la quota del 50% di arenile libero a partire dal 2034”. Nicola Martone quindi osserva: “Nell’ultimo articolo pubblicato dal gruppo civico si parla di violazione della legge da parte della nostra amministrazione perché secondo loro sono state date delle concessioni per spiagge libere attrezzate. Ancora una volta il gruppo civico dimostra la poca esperienza in materia e la mancata capacità di saper visionare il sito del Comune di Minturno ma preferisce fare confusione. Premesso che la definizione di “spiagge libere attrezzate” con l’ultimo regolamento regionale è stata sostituita con “Spiagge libere con servizi”, bisogna precisare che il Comune di Minturno, come succede dal 2017, affida alcuni tratti di arenile tramite bando che viene pubblicato regolarmente per trenta giorni sul sito del Comune. Il bando dà la possibilità di stipulare una convenzione (procedura diversa dalla concessione) per il noleggio di attrezzature balneari con l’obbligo di installazione di servizi e garantire il salvamento. La stipula della convenzione per la gestione delle spiagge libere è cosa ben diversa dalle concessioni per le spiagge libere a servizi. Tutto viene fatto nel rispetto del Regolamento Regionale che consente ai Comuni, nelle more di approvazione del PUA di affidare in convezione tratti di arenili liberi. Inoltre, vista l’accusa di mancanza di trasparenza da parte di questa amministrazione sui dati dell’arenile del Comune di Minturno, invito il gruppo civico a visionare meglio il sito del Comune di Minturno dove troveranno pubblicata la graduatoria dei vincitori del bando per la gestione delle spiagge libere e l’elenco delle concessioni demaniali con i relativi dati”.
Infine precisa ancora: “Colgo l’occasione inoltre per dire che fino ad oggi è stato fatto tanto per il demanio marittimo da parte di questa amministrazione, basta pensare all’ estate in corso che tra mille difficoltà, causate dal Covid-19, stiamo affrontando in modo esemplare. Siamo stati una delle prime amministrazioni a emanare un’ordinanza per consentire gli operatori balneari di poter iniziare ad allestire le spiagge. Tengo a sottolineare che procede con soddisfazione l’operazione “spiagge sicure” predisposta congiuntamente dalla Polizia locale e dalla Capitaneria di Porto. Nel mese di luglio infatti sono stati effettuati numerosi controlli e sequestri tra cui materiale e alimenti. Sono aumentati anche i controlli nei confronti dei soggetti gestori in convenzione dei tratti di arenile libero e degli stabilimenti balneari per il controllo del rispetto dell’ordinanza”.
Conclude: “Chiudo sottolineando come in un Comune a vocazione turistica sono bene accette spinte propositive e collaborazione da parte di tutti”.