Il Consigliere Comunale Matteo Marcaccio, Capogruppo del Partito Democratico e Presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Politiche Giovanili dichiara: “Era la notte di sabato 5 settembre, un ragazzo giovanissimo, 21 anni, pelle nera e italiano, Willy Monteiro Duarte, viene pestato dal “branco” per aver cercato di sedare una lite nel locale dove si trovava con i suoi amici. Voleva proteggere il suo amico e portare pace. Ognuno di noi, nel proprio ruolo, anche quello di semplice cittadino e nella propria quotidianità, deve reagire dinanzi a tali immotivate violenze. Non possiamo volgere la testa dall’altra parte.
Per questo ritengo doveroso rispondere all’appello lanciato dal presidente dell’ANCI Lazio – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ovvero nel giorno dei suoi funerali, esporre la bandiera del palazzo comunale a mezz’asta. Un piccolo gesto, ma che esprime la nostra vicinanza alla famiglia. Grazie Willy, per il tuo esempio di un ragazzo che non resta indifferente all’ingiustizia, a noi il dovere di ricordarlo, ed imitarlo. Chi tace è complice”.
Will era nato 21 anni fa in Italia, a Roma, dove nel 1990 sono giunti papà Armando e mamma Lucia, una coppia originaria della República de Cabo Verde, stato insulare già colonia portoghese, e impegnata in un’azienda agricola, il giovane all’età di 3 anni si era trasferito con la famiglia a Paliano, l’ex feudo dei Colonna, dove c’è la fortezza trasformata in carcere per i collaboratori di giustizia e dove vengono coltivate le viti da cui viene ricavato il pregiato vino cesanese.
Un territorio tranquillo, al confine tra le province di Frosinone e Roma e a due passi da quella di Latina, dove Willy è cresciuto, perfettamente integrato, e con quel suo sorriso, quella voglia di vivere e amore verso gli altri, si è sempre saputo far amare. Aveva trovato lavoro due anni fa come apprendista cuoco all’Hotel degli Amici di Artena. La sua morte così assurda, atroce e feroce è un lutto familiare per ogni italiano.