Il Movimento Civico Minturno Libera ha protocollato una lettera aperta a firma di Emilio Polidoro e Angelo Tartaglia indirizzata a Gerardo Stefanelli sindaco del Comune di Minturno, a Giuseppe Tomao presidente del Consiglio Comunale di Minturno, ai consiglieri comunali del Comune di Minturno sul tema richiesta dimissioni presidente del consiglio comunale.
La lettera recita testualmente: “Il Movimento Civico Minturno Libera, in vista dell’imminente adunanza consiliare, ritiene opportuno presentare formale richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale di Minturno, a fronte delle vicende che lo vedono implicato nella Concorsopoli della ASL di Latina.
I giornali locali e nazionali hanno ormai affrontato ampiamente la vicenda della Concorsopoli della ASL di Latina; il movimento non è intervenuto sino ad oggi per evitare che ciò potesse apparire una mera strumentalizzazione ai fini politici, e di certo si vuole fugare ogni forma di polemica che possa far immaginare che si tratti di un attacco personale nei confronti del Dott. Tomao.
Torna alla mente quanto accaduto circa un mese fa, quando il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Dott. Mauro Buschini, ha rassegnato le dimissioni da tale incarico per garantire la trasparenza, pur ribadendo la correttezza del proprio operato.
Non da meno le dichiarazioni del Consigliere Regionale F.I. Pino Simeone, il quale ha affermato “Le indagini confluite nell’arresto di Claudio Rainone e Mario Esposito hanno messo in luce un sistema consolidato mirato a favorire amici e parenti di esponenti politici di una ben chiara area politica, quella Dem del Partito Democratico pontino, e di funzionari della stessa Asl di Latina”.
Ciò premesso è opportuno evidenziare l’importanza che ricopre la figura del Presidente del Consiglio Comunale, il quale rappresenta il Consiglio stesso, lo convoca e lo presiede, tutela le prerogative dei consiglieri comunali e garantisce l’esercizio effettivo delle loro funzioni, assicura il regolare funzionamento del Consiglio comunale e delle sue articolazioni.
Rileggendo le intercettazioni telefoniche pubblicate sui maggiori quotidiani locali e nazionali, pur ribadendo che si è colpevoli solo in caso di sentenza passata in giudicato, riteniamo opportuno e necessario richiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio”.