La Lega di Minturno ha emesso un comunicato stampa che riportiamo integralmente: “La conclusione dell’accordo transattivo con la ditta Del Prete per il riconoscimento di maggiori utenze per un importo complessivo di 1 milione e 700 mila euro, a fronte dei quasi 4 milioni di euro richiesti con apposita diffida ad adempiere, comporterà un notevole aggravio dell’imposta Tari a carico dei cittadini del nostro comune per i prossimi quattro anni, essendo stata prevista una rateizzazione sino al 2027. Tali importi dovuti infatti, sui quali abbiamo espresso forti dubbi in Consiglio Comunale circa la loro mancata qualificazione come Debiti Fuori Bilancio, se riferiti alle annualità pregresse, andranno a gravare sui PEF degli anni successivi, comportando un ulteriore aggravio per la Tari.
Riteniamo che tale situazione si sarebbe potuta sicuramente risolvere diversamente, considerando che, in forza dell’art. 53 del Capitolato di Appalto che prevede che la ditta abbia l’obbligo di verificare l’effettiva consistenza delle utenze ed il comune, con cadenza mensile, deve provvedere alla regolarizzazione delle stesse, l’impresa Del Prete ha notificato, a partire dal 2018, apposite note al comune senza mai avere un riscontro dall’ente, rimanendo questo inadempiente rispetto quanto prescritto nel Capitolato, ma preferendo posticipare il problema solo in seguito l’ultima nota di diffida. Dubbi sono stati infine espressi anche in relazione al parere dei revisori dei conti che, nell’esprimersi favorevolmente, fanno salva la verifica di eventuali responsabilità. Una decisione che riteniamo avrebbe avuto bisogno di essere approfondita maggiormente non solo dalla commissione preposta, ma dall’intero consiglio comunale prima di arrivare all’ordine del giorno”.