Minturno FDI – “Leggo con stupore le dichiarazioni dell’amico consigliere regionale Enrico Tiero, il quale asserisce che a Minturno ci siano discrepanze o portatori di voti che non agiscono per il bene del partito ma unicamente in un’ ottica correntizia e partigiana” – così dichiara l’ Avv. Marco Moccia, componente della segreteria dell’assessore Elena Palazzo. “Questa interpretazione diverge dalla linea dettata dal nostro leader Giorgia Meloni e dai coordinatori regionali e provinciali che da sempre predicano l’ unità di intenti innanzi al bene superiore rappresentato dal nostro partito. È bene sottolineare che il sottoscritto è tra i fondatori del partito a Minturno e da sempre porta avanti le istanze della destra sociale, pertanto certe accuse velate, volte semplicemente a millantare numeri non hanno né capo né coda, visto che proprio analizzando i voti, i numeri sono praticamente identici nonostante alcune diverse visioni che non inficiano i rapporti personali e politici”.
Minturno FDI – “Altro particolare non irrilevante – continua Marco Moccia – è che la Candidata Civita Di Russo è stata sostenuta unicamente dall’ entourage dell’ Assessore Elena Palazzo e non dalla struttura di partito o da correnti, pertanto il risultato ottenuto è più che lusinghiero e testimonia ancora una volta che a Minturno il lavoro dei militanti è fondamentale. Ci aspettano nuove sfide importanti come le elezioni comunali del 2026; dimostriamo con i fatti di essere pronti ad interpretare il malcontento di tanti cittadini e di essere pronti a riportare il centrodestra al governo della città”. Sul punto è intervenuto anche l’Avv. Pino D’Amici che ha così espresso parere: “Non intendevo partecipare alle polemiche recenti che hanno visto protagonisti un consigliere regionale e un dirigente locale ma, quale capogruppo di FDI, sento il dovere politico di intervenire”.
Minturno FDI – “Il mio pensiero – spiega D’Amici – è diretto innanzi tutto al vice coordinatore regionale che, in forza del ruolo che riveste, avrebbe potuto, a mio avviso, usare espressioni concilianti e non parlare di “sconfitte”: queste postulano una battaglia e le battaglie non si fanno nel partito se non per scopi nobili. Ricordo, prima a me stesso ovviamente, che il ruolo apicale dovrebbe indurre a favorire l’unità, a eliminare gli screzi e a favorire il confronto per risolvere i problemi del territorio, (questo sconosciuto), non a creare divisioni e ad alimentare fratture. Questo modo di “fare politica”, appartiene a vecchi schemi partitici (si veda la DC), mal si adatta ai tempi moderni e crea perplessità nell’elettorato. In ordine al risultato delle elezioni ottenuto dal partito a livello locale, sono anche io contento ma non credo che si possa esultare perché, rispetto alle ultime consultazioni, allorché esisteva un coordinamento locale, mi pare che ci sia stato un calo di voti in termini percentuali”.
Minturno FDI – “Né il termine di paragone può essere dato dai risultanti delle europee del 2019 – chiosa D’Amici – posto che il partito, da quella data, è sempre stato in continua e costante crescita, sia a livello locale che nazionale. Auspico che si ponga fine a questa querelle e che i vertici si determinino a nominare un commissario del partito locale che possa portare poi il partito alla scelta di un coordinatore condiviso. FDI è una forza in continua crescita e ha tutte le carte in regola per essere la locomotrice del centro destra minturnese”.