MINTURNO E LE TELECAMERE DI SICUREZZA COL BUG – L’Avv. Pasquale Cardillo Cupo, difensore di fiducia del Minturnese arrestato alcune settimane fa in pieno centro a Minturno, con tanto di strada bloccata per ore e accesso alle fogne per recuperare lo stupefacente scaricato dal water, ha richiesto al Gip del Tribunale di Cassino, Dott. Marcopido, un incidente probatorio al fine di nominare un perito informatico per capire cosa accada alle telecamere di Minturno.
Infatti, proprio nel corso del citato arresto, al giovane veniva contestato oltre al possesso di sostanza stupefacente anche di aver usato violenza a due Carabinieri al momento del fermo in Piazza Kennedy, causando loro lesioni necessitanti addirittura di 30 giorni di prognosi.
Nel corso dell’interrogatorio, però, il giovane negava fermamente al Gip di aver aggredito o malmenato i Carabinieri, i quali – a suo dire – sarebbero invece caduti in terra durante l’inseguimento a causa dell’asfalto bagnato e sdrucciolevole per la pioggia.
“Oltre alla continua pronuncia di innocenza del giovane dalla contestata aggressione, quello che mi insospettiva in particolar modo – ha dichiarato l’avvocato Cardillo Cupo – era la ferma insistenza sul punto della mamma del giovane, persona umile ed estranea a qualsivoglia contesto delittuoso e, così, incuriosito chiedevo al PM di poter visionare le telecamere di sicurezza del Comune di Minturno.
Una volta avuto il nulla osta, però, risultava che le stesse avessero una sorta di “bug” che le faceva spegnere proprio nel momento esatto in cui sarebbe avvenuta l’aggressione. Infatti, dopo aver visionato la telecamera 1 andavo a visionare anche la telecamera 2, con una visione prospettica più ampia, ma purtroppo anche su questa la sfortuna voleva che proprio al momento in cui doveva avvenire l’aggressione “puff”, l’immagine scompariva nel nulla.
A questo punto, notiziato doverosamente il Pubblico Ministero, ho avanzato richiesta al Gip di disporre una perizia sul server delle telecamere di sicurezza del Comune di Minturno per avere una visione più chiara della vicenda, nella speranza di poter recuperare i video originali o capire cosa possa avere generato lo spegnimento delle telecamere di sicurezza in pieno giorno, alle ore 15 circa e proprio nell’istante di interesse, circostanza che ha la possibilità di accadere nella vita di tutti i giorni pari allo 0,07%.
Sarà stata sicuramente una coincidenza, per quanto probabile come un terno al lotto, ma che non dovrebbe più ripetersi visto che la funzione delle telecamere è proprio quella di documentare la commissione di eventuali reati e garantire sicurezza alla cittadinanza e alle Forze di Polizia che operano sul territorio. Credo che a questo punto, prima di pronunciare una sentenza di condanna a carico del mio assistito, una perizia sul punto sia quantomeno doverosa.”