Il Partito Democratico cittadino ha infine preso una chiara posizione sulle dimissioni del presidente del consiglio comunale, suo esponente politico, primo degli eletti nella lista PD in occasione delle ultime elezioni amministrative cittadine.
Il testo viene da noi riportato fedelmente e si può evincere nella chiusa del comunicato anche l’onore delle armi concesso a Giuseppe Tomao, ma questa non è un’inchiesta come tutte le altre, vi sono le intercettazioni telefoniche che hanno indotto il procuratore della repubblica a parlare di risultanze nitide.
Sintomatico che il comitato direttivo di Minturno si sia fatto precedere persino dai Giovani Democratici del Golfo, che – forti dei loro ideali ancora non inquinati da meri calcoli politici – hanno dichiarato, invitando alle dimissioni, che questo non è il PD.
Alle redazioni dei giornali fioccano da più parti le richieste di dimissioni, che non sono peraltro ammissioni di colpevolezza ma gesti di correttezza istituzionali e di opportunità politica.
In altri paesi europei, in particolare di cultura anglosassone, il tema non sarebbe neppure discusso e le dimissioni non rappresenterebbero la fine politica di un personaggio ma un modo per ripartire con più vigore e stile.
Ed ecco il testo integrale inoltrato ai media: “Il Comitato direttivo del Circolo PD di Minturno, riunito per un esame della situazione politica locale e provinciale, alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto l’intervento della magistratura per concorsi gestiti dalla ASL di Latina e che hanno denunciato l’esistenza di una disinvolta violazione della legge organizzata e gestita da funzionari finiti agli arresti domiciliari, esprime apprezzamento per il lavoro condotto da Magistratura e Guardia di Finanza;
Auspica che proceda celermente il lavoro di approfondimento delle indagini perché siano chiari tutti gli aspetti di una vicenda che nell’attuale fase economica e sociale ha destato grave turbamento nella opinione pubblica;
Considerato poi che tra le diverse centinaia di candidati che hanno preso parte al concorso vi era anche il presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao, esponente del PD, al quale è stato notificato un “avviso di garanzia”, il comitato direttivo in piena coerenza con la nostra cultura garantista augura all’amico Giuseppe Tomao di poter dimostrare, come da lui stesso affermato, la sua estraneità alla vicenda contestatagli, ed al fine di non consentire a nessuno, in prossimità ormai della campagna elettorale di speculare politicamente su di una situazione di cui allo stato ben poco si conosce, lo invita a valutare con coraggio, anche a modo di “investimento politico” l’ipotesi delle dimissioni dalla presidenza del consiglio comunale da lui in questi anni gestita con serio spirito democratico e con pieno rispetto delle minoranze; il comitato direttivo comunale dopo ampio ed approfondito confronto afferma comunque la opportunità, che diviene necessità politica, di rassegnare la sue dimissioni dalla carica ricoperta”.