Emilio Di Micco

MINTURNO – Emilio Di Micco in una nota stampa comunica: “Negli ultimi giorni si sente parlare sempre più spesso di emergenza climatica, disastri ambientali nel nord Europa, temperature elevate e di un futuro che si prospetta ancora più rovente. Certo è che indietro non possiamo tornare e questo ci costringe a ripensare il modo in cui viviamo questo pianeta in modo diverso, in modo più sostenibile. Ma, da dove iniziare? Per rinforzare questo processo di trasformazione c’è bisogno di creare un legame di dialogo, fiducia e consapevolezza tra i cittadini ed i governanti perché se vogliamo consegnare il nostro bel Pianeta così come lo conosciamo alle nuove generazioni, allora, dobbiamo iniziare oggi. La traduzione di questo auspicio è racchiusa nel lavoro che le città, i comuni, le pubbliche amministrazioni possono fare per rendere lo svolgimento della vita quotidiana più sostenibile. Anche la gestione di criticità e problematiche urbane e sociali potrebbe essere affrontata con un diverso approccio e nuovi strumenti.

La Rete dei Comuni Sostenibili una realtà promossa da ALI – Autonomie Locali Italiane – unisce amministrazioni locali impegnate sui temi della sostenibilità e mette a disposizione degli aderenti opportunità, relazioni e strumenti creando un circolo virtuoso del “sapere” a vantaggio di tutti. Essa supporta le città per contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite che indirizzano le scelte dell’Unione Europea e costituiscono l’Agenda 2030 per tradurre quindi a livello locale gli obiettivi del BES – Benessere Equo e Sostenibile definiti dall’Italia. L’obiettivo è di migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle persone e stimolare uno sviluppo equilibrato dell’economia locale, rendere efficienti e sostenibili infrastrutture e servizi, incrementare le opportunità di lavoro di qualità per le nuove generazioni.

Cosa potrebbe significare per il nostro ente (comune/amministrazione?) l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili? Ad esempio, una maggiore condivisione di buone pratiche per sostenere progetti locali; o accesso a servizi di formazione sulla tutela dell’ambiente ed efficientamento energetico per il personale comunale. Tutto questo aumenterebbe le competenze dei singoli individui su un tema che diventerà cruciale nell’imminente futuro e che darebbe ottimi strumenti per definire una programmazione strategica lungimirante. In aggiunta, l’adesione al network consente:

  • l’elaborazione e la gestione di indicatori quantitativi e qualitativi di livello comunale;
  • la condivisione di buone pratiche;
  • la possibilità di relazionarsi e di collaborare con altri enti locali aderenti;
  • sviluppare strumenti comunicativi in modo da aumentare la consapevolezza tra i cittadini dell’importanza delle politiche per la sostenibilità;
  • la redazione di una relazione annuale per realizzare la programmazione comunale;
  • la partecipazione a bandi regionali, nazionali o comunitari, con l’affiancamento di esperti qualificati, per progetti inerenti alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica;
  • la redazione dei “Piani di azione per il Comune sostenibile” e di altri strumenti di pianificazione;
  • l’aggiornamento professionale dei dipendenti, tramite corsi di formazione in presenza e online;
  • l’implementazione di strumenti innovativi.

Altre proposte da poter considerare sono:

  • l’incentivazione del Green public procurement, un sistema di acquisti di prodotti e servizi alternativi a quelli tradizionali, ma che hanno un minore impatto ambientale;
  • l’attivazione a livello locale delle Comunità energetiche, ovvero, un insieme di consumatori che si associano a livello locale per condividere energia rinnovabile in uno scambio tra pari, un modello innovativo basato su valori di sostenibilità e sul concetto di condivisione di un bene comune.

Il momento propizio per sviluppare la transizione verde è adesso perché si possono intercettare le risorse del “Next Generation UE” e del PNRR, ma per farlo c’è bisogno di una macchina amministrativa consapevole e lungimirante nel creare i presupposti di uno sviluppo territoriale più sostenibile, ne va del nostro futuro e di quello delle nuove generazioni.”