Lo scaurese Ivan Falco: Ho sfruttato la mia laurea a Londra dove ho trovato il mio spazio, ma non è stato facile – “Siamo sicuri che oggi l’Italia offre quello di cui i giovani hanno bisogno?” A domandarselo è Ivan Falco, giovane scaurese che da nove anni vive e lavora a Londra. Un quesito quasi retorico considerando che il suo percorso personale e professionale si è sviluppato nella Capitale inglese. Lo intervisto a margine di un meeting mentre é nell’ufficio londinese di Bolt, il gigante tech che offre corse taxi con auto private nel Regno Unito e in tutto il mondo.
Come nasce la tua scelta di trasferirti a Londra? “Mi sono ritrovato a Londra per caso. Ero andatoa trovare dei miei amici che vivevano e lavoravano nella ristorazione. Allora, all’epoca, un po’ per gioco, un po’ perché comunque volevo testarla come realtá, decisi di partecipare ad un tirocinio di quattro mesi”.
Un’esperienza nella quale Ivan mette a frutto le competenze acquisite nel corso del percorso di studi in Scienze della Comunicazione a Roma, Universitá Sapienza. “É stata una esperienza super interessante, in un ambiente diverso da quello a cui ero abituato, applicando quello che avevo studiato”.
Il tirocinio, però, non si trasforma in lavoro a tempo determinato e allora “siccome bisogna essere realisti e quando ti trasferisci in una realtá Internazionale, devi partire, un pó dalle basi, ho trovato lavoro come addetto alla vendita in un negozio di cupcakes”.
Tuttavia, Ivan non si ferma nella ricerca del suo lavoro ideale nel Digital Marketing, anche se, si accorge, che nella compagnia dove lavora “se lavori sodo a Londra vieni premiato”. E, infatti, prima diventa supervisore del negozio, poi manager.
Ed é in quegli anni che Ivan matura una rete di conoscenze che gli permette di trovare il lavoro per il quale ha studiato.
“Quegli sono stati anni di esperienza e grande bagaglio che mi hanno portato a lavorare finalmente come creatore di contenuti social per TikTok, prima, e Bolt poi”.
Per Ivan, quindi, gli anni della gavetta, del sacrificio, fanno spazio a quelli della passione che diventa lavoro.
“In TikTok, il gigante dei social media, ho imparato a capire e valorizzare contenuto digitale che può creare rapporti commerciali, mentre in Bolt, la compagnia di ride-sharing, l’angolazione social e marketing è al servizio del settore automobilistico, con la messa a disposizione della propria auto per guidare le persone in cittá”.
Quindi è una questione di spazio e opportunità che ti ha portato all’estero? “Sì, sì. Principalmente il non potermi sostentare da solo. Il fatto di voler essere comunque indipendente, é sempre stata la mia volontà. Perché i nostri genitori ci offrono sostegno, come è giusto che sia, poi, però, spetta a noi crearci il nostro futuro. In Italia ancora si fa difficoltà a potersi permettere una casa in affitto e questo é vincolante per molti ventenni e trentenni. A Londra ho la mia realtá, la mia comunitá e anche se la cittá é molto dispendiosa, sai che se raggiungi un certo tipo di status lavorativo puoi permetterti di vivere da solo, pagarti delle vacanze e di poter comunque risparmiare”.