Il sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli dopo aver reso noto le sue dimissioni dal Partito Democratico ha dovuto accettare di essere oggetto di resoconti e di articoli sovente non rispondenti alla realtà. Ed ecco che sempre su Facebook commenta secondo il suo stile: “Io scrivo “commentatori politici” e loro riportano “giornalisti”. E poi supposizioni, ricostruzioni oltre ogni fantasia… avrei chiesto ruolo regionali, incarichi … avrei mal sopportato non so chi… addirittura avrei “sfidato la stampa”. Ragazzi abbiate la bontà di parlare personalmente con me e non riportare frasi fantasiose mai pensate o dette da me.
Ho voluto bene al Partito Democratico e mi sono sempre impegnato per il Pd in ogni tornata e ogni frangente… e non rovinerò questi sentimenti e i rapporti di amicizia con chi ha condiviso con me questa esperienza, solo perché voi avete l’esigenza di fare titoli acchiappa like o per vendere qualche copia in più. Abbiate rispetto delle persone. Restate umani. Nonostante tutto. Ps: c’è poi il solito complottista che cerca di leggere la mia scelta in funzione delle prossime elezioni. Chi mi conosce sa che sono un impulsivo più che uno stratega… non spremete troppo la vostra fantasia, che l’ultima cosa a cui sto pensando sono le prossime elezioni amministrative. Ci state già voi che ci pensate tanto. Buon week end alle tantissime persone che mi stimano e mi vogliono bene.
❤” Caro sindaco io sono tra quelli che ti vogliono bene e per tale ragione ogni volta che scrivo di te intingo la penna nell’inchiostro della sincerità. Invece di interagire con la stampa tramite i social non era preferibile una conferenza stampa e consentire di farti tutte le domande del caso? Sei un esperto di incontri con la stampa, questa volta, forse, era l’occasione più importante. E poi aiutaci a spiegare ai frequentatori di Facebook che non tutti coloro che scrivono sono giornalisti. Molti sono dilettanti allo sbaraglio. Per i medici esiste un ordine di categoria, parimenti per farmacisti, ingegneri, architetti, commercialisti e così via. Bene si è giornalisti se iscritti all’Ordine nazionale e soltanto pochi lo sono nel nostro territorio. Fatta questa prima sforbiciata mi dispiace che consenti ai tanti che commentano di “colpevolizzare” un’intera categoria. E infine io non mi considero un commentatore politico ma di più: un analista politico. E per concludere ricordo Enzo Biagi che amava dire “non facciamo sapere ai nostri editori che facciamo un mestiere che faremmo anche gratis”. È, caro sindaco, il mestiere più bello del mondo e ti prego non sparare più nel mucchio, essere condiviso con qualcuno che entrambi conosciamo mi offende profondamente.