FESTIVITA’ DI SANTA ALBINA COMPATRONA DELLA DIOCESI E DELLA CITTA’ DI MINTURNO

L’indimenticabile don Antonio Pecorini, primo parroco di Scauri, quando era ancora economo di Tremensuoli con don Antonio Forte, trovandosi un giorno dell’inizio del secolo scorso nella Cattedrale di Gaeta vide i canonici celebrare una funzione religiosa solenne e chiese di che si trattasse. Era un 16 dicembre. Gli spiegarono che si trattava della festività di Santa Albina V.M., il cui corpo era custodito sotto l’altare maggiore.

Sino ad allora si credeva erroneamente a Scauri che fosse il femminile di Sant’Albino che si ricorda il 1° marzo. Questo episodio – datato – consentì di scoprire il velo di oblio che esisteva anche sull’antica chiesa esistita nella “sua” Scauri, sino al settecento. Ed ora il parroco don Antonio Cairo e tutto il popolo di Dio della comunità scaurese sono impegnati nella festività annuale, per quanto le norme anti covid-19 consentano.

Non dimentichiamoci che è il 1770 anniversario del suo martirio, decapitata sotto l’imperatore Decio, proclamata compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta e della Città di Minturno, nonché patrona del mare e dei naviganti. Al di sopra dell’ingresso della Chiesa è stato collocato, in grandi dimensioni, copia del dipinto conservato nella Chiesa di Sant’Erasmo (dove il corpo fu custodito dal 590 al 842), opera del Maestro Antonio Sicurezza che lo realizzò nel 1964.

Dipinto di Santa Albina realizzato dal Maestro Antonio Sicurezza

Il programma prevede alla vigilia martedì 15 alle 19 la solenne celebrazione dei primi vespri presieduta da Padre Abate Donato Ogliari OSB, Ordinario dell’Abbazia di Montecassino e, quindi, l’apertura del sepolcro della santa per mano dell’abate e del sindaco Gerardo Stefanelli, ostensione della testa della santa e processione in chiesa, lettura della passione della santa, benedizione del suo fiore il narciso, il cui nome viene dal greco narkào, in omaggio del suo profumo intenso, e simbolo della sicurezza nel proprio comportamento. Mercoledì 16 dicembre a inizio giornata suono dei sacri bronzi e saluto pirotecnico. Alle 19 solenne eucarestia presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Vari, quindi offerta del diadema del martirio alla santa martire e chiusura del sepolcro a cura del vescovo e del primo cittadino.