L’empatia è la capacità di comprendere a pieno lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore. Il significato etimologico del termine è sentire dentro, mettersi nei panni dell’altro, ed è una capacità che fa parte dell’esperienza umana. Ebbene empatia è il sentimento che è scattato tra il Mister Fabio Supino che allena la prima squadra e il Calcio Scauri nella sua interezza, dirigenti e giocatori. Fabio Supino è nato nel 1982 a Roma, da genitori formiani che decisero di farlo nascere presso l’abitazione della zia paterna Anna. Ha un fratello Francesco che è uno dei quattro portieri in organico alla squadra biancoceleste che allena. Il Mister è coniugato e ha una bambina. Ha iniziato a giocare a pallone da piccolissimo, militando anno dopo anno nel Formia, nel Santa Croce e nel Penitro Calcio.
Quindi? “Negli ultimi dieci anni come allenatore ho allenato per due anni l’Atletico Santa Croce in campionato di terza categoria, per un anno il Virtus Scauri in seconda categoria, per due anni i Giovanissimi sempre nel Virtus Scauri, poi per un anno lo Spigno Calcio in terza categoria, successivamente per due anni il Real Formia in terza categoria, e quindi tre anni con il Penitro, i primi due allenando gli Allievi e poi la terza categoria. E infine il ritorno a Scauri con l’ASD Polisportiva che ha sostituito il Virtus”.
Quale è stato il campionato più esaltante? “Quello con il Real Formia che ci ha visto partire dalla bassa classifica per giungere ai play off che ci ha consentito il piazzamento al terzo posto nel 2014 a Latina”.
Che significa oggi fare l’allenatore in campionati difficili come la seconda o terza categoria? “E’ importante sapersi relazionare con i ragazzi. Comunicare con loro, in definitiva creare il gruppo. Solo la passione spinge dei giovani a scendere in campo per giocare a pallone. Nei nostri campionati non vi è riconoscimento economico, come è lontano il mondo professionistico, ma noi ci mettiamo il cuore. A Scauri stiamo lavorando a un progetto a lungo termine, e ci riusciremo. Qui mi sento a casa mia, con i dirigenti esiste un clima familiare”.
Come sta andando il campionato? “Ci serve maggiore fortuna, possiamo giocarcela alla pari con tutte le formazioni avversarie. Servono maggiori allenamenti e responsabilità personale da parte di tutti”.
Quale è il giocatore che la convince di più della sua rosa? “Indubbiamente Giuseppe Corvese, il capitano, che gioca nel ruolo di centrocampista. Viene dal vivaio scaurese e dimostra attaccamento alla maglia e grinta adeguata”.
Mister come vuole concludere questa intervista? “Desidero ringraziare per la fiducia tutta la dirigenza dello Scauri, i risultati arriveranno, siamo sulla strada giusta”. Buon lavoro Fabio.