ELEZIONI, MINTURNO – Gerardo Stefanelli, sindaco uscente che si ripropone per un secondo mandato di primo cittadino del Comune di Minturno è nato a Formia il 31 gennaio 1975. A soli 15 mesi di vita perde la mamma Marianna Pappa, nata nel 1948. Aveva soltanto 28 anni. Nonna Caterina prende per mano lui e il fratello chiamato Peppone e li cresce con estrema devozione. Il padre è docente di educazione fisica e cerca una nuova dimensione a Gaeta.
Gerardo cresce nella sua comunità scaurese di appartenenza con serenità ed entusiasmo. Frequenta il Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti e nutre un’autentica passione per la pallacanestro che è nel DNA di tutti i giovani scauresi. È un buon giocatore ed è anche un giovane che riscuote successo con le ragazze. Frequenta la facoltà di giurisprudenza laureandosi all’Università La Sapienza di Roma senza preoccupazioni con una tesi in diritto internazionale. Frequenta e consegue un master in diritto parlamentare nel 2002. Svolge il servizio civile presso l’associazione ambientalista Italia Nostra Onlus dimostrando indubbia professionalità a tal punto da essere nominato coordinatore degli operatori. Nel 2001 inizia la sua carriera politica come collaboratore parlamentare al Senato della Repubblica.
Ha un grande maestro dell’arte della politica quale è il compianto senatore Michele Forte. Tre anni dopo nel 2004 è nominato capo gabinetto della presidenza del consiglio provinciale di Latina e lo sarà sino al 2009, quando sarà nominato assessore provinciale all’ambiente sino al 2014. Nel frattempo consegue presso l’Università di Cassino nel 2011 Master in disciplina degli appalti e dei contratti pubblici. Quindi nel 2014 viene nominato direttore del Centro Impiego di Formia e lo sarà sino al 2016. Attualmente è funzionario amministrativo della Provincia di Latina. È coniugato con Vittoria Sangermano ed hanno 4 figli: Antonio di 16 anni, Chiara di 14, Gabriele di 12, Azzurra di 8.
Gerardo Stefanelli annota: “mia madre si è spenta il 3 maggio 1976 e lo stesso giorno nel 2005 nasce il mio primo figlio. Non ci ha mai lasciati, è sempre presente nella nostra famiglia”. In merito alle sue strategie politiche sono state rivelate da lui alla stampa e all’opinione pubblica nel mese di luglio con una conferenza stampa. “O beata solitudo, o sola beatitudo” ebbe a dire Cornelis Musius ed è oggi un’espressione e una scelta di vita del sindaco uscente del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli che avrebbe voluto durante il suo primo mandato amministrativo seguire l’esempio del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che durante i suoi mandati ha spessissimo cambiato assessori e delegati. Ciò gli è stato impedito dal teorema “perimetro politico” con il quale in particolare esponenti del PD si sono messi di traverso a un possibile allargamento costringendo i consiglieri Massimo Signore, Maurizio Faticoni e Maria Di Girolamo a restare nei banchi di opposizione.
Ora Gerardo ha parlato chiaro in merito al suo secondo mandato: “il ruolo di assessore non sarà più un’esclusiva dei primi eletti. Coloro che si candidano lo fanno per entrare nell’assise civica ma non vi sarà più l’assioma primo degli eletti – assessore. Per ricoprire tale ruolo occorrono competenza, professionalità e resilienza (in psicologia è la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà ndr). E se vi sono persone che dimostrano durante il loro incarico difficoltà ad interpretare al meglio tale ruolo saranno sostituiti e non potranno obiettare che hanno rinunziato allo scanno di consigliere comunale per tale incarico. I cinque assessori debbono avere necessariamente e mantenere durante il loro mandato le tre qualità su esposte”. Chiara e lineare anche la sua posizione in merito al “perimetro politico”: non accetterà nessun diktat da qualsiasi forza politica.
Ha osservato: “Una volta vi erano le aree ideologiche, oggi vi sono le idee e gli uomini che le portano avanti. Non esiste più un centro-destra, un centro e un centro-sinistra. E non bisogna cadere nell’errore di personalizzare le adesioni. Si continua a parlare di Maurizio (Faticoni), di Massimo (Signore), e così via. Ma in tal modo si offendono tutte le donne e tutti gli uomini che fanno parte dei movimenti civici che gli riconoscono come esponenti di spicco. Le loro adesioni al nostro progetto amministrativo è la dimostrazione concreta di aver ben governato e di avere progetti convincenti per il futuro”.
Ciò significa in concreto – e l’ho scritto più volte – che il perimetro degli eletti muterà sostanzialmente e la prima lista ad essere penalizzata sarà quella del Partito Democratico che dovendo dividere – in caso di vittoria – la torta dei seggi dei consiglieri con le varie liste civiche avrà un risultato inferiore, inevitabilmente, a quello di cinque anni fa. Ma non vi è stato spazio di manovra. Prendere o lasciare, e tale decisione Gerardo Stefanelli l’ha presa da tempo, dal giorno che dovette rimangiarsi il progetto di un rimpasto dopo la fiera opposizione del partito di Letta. E ora con la “sua” campagna elettorale si toglie tutti i sassolini dalle scarpe. D’altronde Gerardo Stefanelli è chiaro: “Parliamo di Idee, non di persone! Noi abbiamo già indicato i primi 10 punti del nostro programma, a cui seguono gli altri.
Triplicare gli attuali posti negli asili nido comunali e raggiungere la quota di 75 posti pari al 50% della media annuale dei nuovi nati negli ultimi 5 anni; Raggiungere l’80% di raccolta differenziata entro il 2023 ed essere ai primi posti tra i Comuni Ricicloni del Lazio sotto i 50.000 abitanti; Trasformare Minturno in un Parco Tematico digitale a cielo aperto per famiglie sul tema della cultura popolare con il Borgo Incantato e il Castello Multimediale e realizzare nell’Area dell’Antica Minturnae e del Ponte Borbonico il Parco Culturale del Passo del Garigliano; Realizzare l’Urban Park alle ex Sieci per aumentare gli spazi verdi di vita sociale, riqualificare un’area simbolo della Città e restituirla alle persone; Destinare fondi specifici e programmare lezioni di coding, digital innovation e lingue straniere per gli studenti che frequentano le scuole del territorio; Realizzare l’Anello Ciclabile delle frazioni e il Lungomare Pedonale per scoprire la nostra Città in modo sostenibile e aggiungere una nuova offerta turistica; Realizzare il Porto alla foce del Garigliano, come nuovo approdo per il turismo e impulso alla riqualificazione della Costa di Levante e potenziare i posti barca nella baia di Scauri come approdo cittadino e luogo di vita sociale e sano divertimento; Costruire un’area “La Cittadella dello Sport” dove promuovere lo sport tra i giovani, coltivare i talenti dell’atletica e degli sport di squadra e realizzare competizioni agonistiche e amatoriali; Installazione e implementazione dei servizi di illuminazione smart, per generare risparmi e aumentare la sicurezza cittadina; Costituzione di una società comunale che possa gestire i principali servizi pubblici. Facciamo Grande Minturno, Facciamolo insieme!” E non finisce qui; ma, nel contempo, saranno le urne del 3 e 4 ottobre a darci una risposta, se non con un successivo ballottaggio.