Disavventura fantozziana del viaggio di rientro da Roma a Scauri con treno regionale delle FS

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Disavventura fantozziana del viaggio di rientro da Roma a Scauri con treno regionale delle FS – Giunge in redazione la segnalazione di un pendolare il quale come tanti pendolari del golfo di Gaeta viaggia lungo la rete ferroviaria Roma-Napoli per lavoro: “Premetto che sono un pendolare delle FS che per motivi di salute mi sono trasferito da Roma a Scauri ad inizio pandemia nel marzo 2020, su consiglio dei sanitari che mi seguono dal 2016. Ogni giorno si incorre in inconvenienti, i ritardi e i problemi tecnici sono lapalissiana, a questi si aggiungono i guasti sulla rete, i lavori, lo spostamento di orari, non ultimo la soppressione del treno prima che arrivi alla stazione di destinazione. Ogni mattina noi utenti viviamo con la speranza il treno svolga il suo servizio rispettando la Carta dei Servizi.

La vicenda di cui sono stato urente testimone ha dell’incredibile, raramente finisco nel primo pomeriggio le mie terapie, ma visto che oggi sono stato particolarmente fortunato per una serie di coincidenze favorevoli, pregustavo un pomeriggio da dedicare ad una salutare passeggiata sul lungo mare per riempire i miei polmoni di ossigeno e ozono due elementi essenziali per la salute del corpo. Ma è rimasta solo una illusione, sono partito alle 14.36 da Roma con il treno che sarebbe dovuto arrivare a Scauri alle 16,27. Ma aimé il treno a Scauri non è arrivato mai, senza spiegazioni da parte dei personale viaggiante.

Si è fermato a Formia ultima stazione prima di Scauri, dopo che i passeggeri sono scesi le porte sono state chiuse e noi siamo rimasti per infiniti minuti bloccati al suo interno, in attesa degli ultimi 10 km prima di finire la corsa a Scauri. Nessuna informazione dal personale per la lunga attesa, l’altoparlante silenzioso. Intanto dopo circa 15 minuti di sosta inspiegabile, abbiamo visto che un treno regionale diretto a Napoli ci ha affiancato. Nessuno ci ha aperto le porte per prendere quel treno. Dopo altri minuti di attesa, è venuta un controllore donna che ci ha invitato a scendere e prendere il prossimo treno per Scauri alle 17.30 in quanto il nostro treno stava per ripartire per Roma.

Una vicenda fantozziana, se ci avessero avvertito e aperto le porte, avremmo potuto prendere il precedente. Mancavano ancora 40 minuti al prossimo treno, mi sono incamminato verso l’esterno della stazione con la speranza di trovare una fermata di autobus, ma persone a chi mi sono rivolto mi hanno riferito che bisognava scendere verso il porto di Formia. Così ho desistito, prima di risalire verso la banchina dei treni, mi sono rivolto al personale Polfer per chiedere spiegazioni di questo vergognoso “sequestro” di 30 minuti. I due agenti sono andati a chiedere spiegazioni dell’accaduto.

Quanto sono tornato mi hanno detto che il personale hanno riferito che la corsa terminale “Formia-Scauri” era stata cancellata ma non erano a conoscenza del motivo. Le Ferrovie si rendono conto che sul quel treno ci sono persone con le proprie esigenze magari importanti a cui per il comportamento del personale viaggiante non ha potuto far fronte. Solo alle 17.25 abbiamo potuto riprendere il treno per Scauri. Termina la quotidiana avventura di un pendolare costretto per salute a servirsi del mal-servizio delle FS, a cui ricordo che non siamo solo utenti come ci considerano ma siamo soprattutto CLIENTI.”