“Ai giovani del nostro Paese. Perché, come le aquile, trovino nelle altezze i loro nidi.” Matteo Marcaccio, capo gruppo del PD nel consiglio comunale di Minturno, giovane promessa del partito democratico è sull’isola di Ventotene, luogo simbolico e di alti pensieri, alla lettura del libro “Le politiche del popolo”, insieme all’ex parlamentare Silvia Costa, che stima grandemente. Matteo Marcaccio osserva: “Grazie a Francesco Occhetta e ai ragazzi di Comunità di Connessioni per il loro quotidiano lavoro: connettere le persone alle esperienze, condividere le competenze e sostenere i giovani ad assumersi responsabilità. Comunità di Connessioni è un’associazione impegnata ad approfondire i temi della vita sociale e politica alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e dei princìpi della Costituzione, che fondano e promuovono la dignità della persona”. Il libro “Le politiche del popolo”, prima che le politiche per il popolo, chiedono condivisione. I temi sviluppati in questo volume, così come le esperienze raccontate, sono il punto di partenza per sviluppare una riflessione sulla necessità di mettere insieme dinamiche locali e internazionali». E conclude scrivendo: «Per avere sguardi nuovi la parola deve andare ai giovani che affollano le nostre città e chiedono rispetto per le persone e per il pianeta. Utile allora tornare a Giorgio La Pira, quando scriveva che “le generazioni nuove sono come le rondini: sentono il tempo, sentono la stagione: quando viene la primavera essi si muovono ordinatamente, sospinti da un invincibile istinto vitale – che indica loro la rotta e i porti – verso la terra ove la primavera è in fiore”. E qui c’è l’intuizione di questo libro: “connettere le persone alle esperienze, condividere le competenze e sostenere i giovani ad assumersi responsabilità».

IL GESUITA FRANCESCO OCCHETTA CON PAPA FRANCESCO

La seconda parte invece approfondisce il concetto di popolo come categoria politica nel tempo dei populismi e suggerisce vie concrete per passare dalla solitudine e dalla paura dell’ “io” al “noi” politico e sociale. Per formare il popolo con una coscienza morale che sia un soggetto e non un oggetto il volume ripercorre i fondamenti della spiritualità dei gesuiti, paragonabili all’energia per un motore. Si riprende e attualizza la metodologia di Sturzo e di Havel per una nuova formazione nel Paese. L’obiettivo è quello di promuovere un nuovo modello di sviluppo umano integrale, che sta a cuore alla Chiesa, come alternativa a un sistema destinato a collassare. Il modello di sviluppo che abbiamo fino ad ora vissuto è andato in crisi per sempre. Per questo la dottrina sociale della Chiesa pone al centro la cooperazione, il mercato solidale, il lavoro umano e la gestione sovranazionale di temi comuni che oggi sono, ad esempio, il rapporto uomo-macchina, la privacy dei dati in rete, i temi ambientali, le radici cristiane dell’Europa e così via. Questa è la parte che prosegue il volume Ricostruiamo la politica. Orientarsi nel tempo dei populismi. La terza parte approfondisce il binomio città ed Europa con 19 temi scelti approfonditi da altrettanti esperti del settore: dalle parole che si usano nello spazio pubblico, alle politiche dell’abitare, dai nuovi lavori alla privacy dei dati, dall’amministrazione della giustizia ai beni comuni, dalle riforme possibili fino a ai principi della fisica quantistica per capire cosa fare quando un sistema (politico) implode. I 19 interventi sono il frutto di una comunità che da anni si vede, si ascolta e si confronta sui temi della vita politica. I pezzi sono pensati come un unico spartito e con una tonalità di stile uniforme che ne assicura contenuto e filo rosso unico. Hanno collaborato al volume: Luigi Bartone (architetto), Paolo Bonini (Assegnista di Ricerca in Diritto pubblico, Sapienza Università di Roma),
Giuseppe Crispino Bova (avvocato civilista), Ciro Cafiero (avvocato giuslavorista), Mario Di Ciommo (responsabile dell’ufficio di Bruxelles – Cassa Depositi e Prestiti), Michele Faioli (docente di diritto del Lavoro – Università Cattolica del Sacro Cuore), Giuseppe Falvo (avvocato penalista), Rosalba Famà (praticante legale), Marco Fornasiero (dottore in Scienze della Politica, già presidente nazionale Fuci), Tommaso Galeotto (dottorando in filosofia), Gianluca Grasso (magistrato),
Roberta Leone (docente di latino, capo ufficio stampa ministro della Famiglia), Alessandro Mazzullo (agenzia delle Entrate),
Paolo Rametta (assegnista di ricerca in diritto pubblico), Assia Maria Sciolari (tinkering), Giulio Stolfi (giudice della Corte dei Conti), Ferdinando Tufarelli (ufficio giuridico al Quirinale),
Fabrizio Urbani Neri (avvocato dello Stato).

Un incontro sui temi del libro

l quarto elemento che il volume offre è un metodo che ha ormai 11 anni, frutto dell’esperienza di Connessioni in cui sono passati circa un migliaio di giovani per la formazione alla politica. Il metodo, che è anzitutto un’esperienza di relazione, è messo a disposizione per le realtà nel Paese che sentono urgente di riavviare la formazione alla politica, con nuovi linguaggi, nuove competenze, un metodo concreto e alcuni temi urgenti dell’agenda politica. È questo il senso del sottotitolo: volti, competenze e metodo. Le alternative di sistema, nella storia, capitano dopo eventi traumatici, come le epidemie, oppure le guerre, oppure per implosione dei vecchi e il sorgere di nuovi che spuntano come il fiore quando nasce bucando l’asfalto. L’esperienza di rielaborazione dei contenuti del volume si inserisce nella cultura riformista a favore dell’economia sociale di mercato, l’eguaglianza di opportunità, la redistribuzione fiscale, un welfare universalistico, la cooperazione tra Paesi, la tutela dell’ambiente, le smart city per evitare gli sprechi. Allo stesso tempo vogliamo offrire al Paese un’esperienza (pre)partitica che crede in un nuovo modello di sviluppo, nella responsabilità affettiva e genitoriale come valore pubblico; la promozione della natalità come questione politica; un modello di giustizia riparativa e non vendicativo, relazioni di mutuo aiuto, del valore del volontariato e dell’economia informale per ripensare un mercato in cui tutto ha un costo; ma anche i municipi come culle della politica, le forme della democrazia deliberative come forme mature di democrazia. I diciannove contributi che seguono ci aiuteranno a sostare su temi caldi dell’agenda politica: sono stati scritti da alcuni componenti di Comunità di Connessioni, ne mancano altri che qui però vorremmo ringraziare per il cammino di condivisione che sperimentiamo insieme: Michele Tridente, Rosa Dangelo, Elena Tadiello, Francesca Carenzi, Gianluca Porta, Stefano Cherti, Giulia Milani, Massimiliano Censi, Maria Francesca Simeoni, Jacopo Giammatteo, Sara, Cesare e Giuseppe Morgante, Alessia Troni, Alessandra Luna Navarro, Pietro Giorcelli, Laura Coltrinari, Corrado Cassani, Raffaele Esposito, Melania Zizi, Piero Pirosu, Simone e tanti altri. Infine un grazie particolare a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, per la sua attenzione verso la formazione di una nuova classe dirigente. Ce lo aveva ricordato in un nostro incontro: Age quod agis, fai [bene] quanto stai facendo.