Dopo la notizia comunicata, in questi giorni, dall’ex assessore e ex consigliere comunale Vincenzo Fedele, dal dott. Tommaso Iossa e dall’avv. Pino D’amici, di voler creare un centrodestra solido e compatto nel Comune di Minturno, il gruppo civico di Minturno Libera esulta per l’intesa tra D’Amici e Fedele e in una nota dichiara – “Non possiamo che manifestare la nostra soddisfazione per l’intesa raggiunta tra l’avvocato Pino D’Amici e Vincenzo Fedele e l’unione dei loro rispettivi gruppi civici. Quest’ultimo periodo è stato ricco di dialoghi e incontri incessanti e siamo fieri di poter dire che Minturno Libera è stata tra i fautori di questo progetto di ricompattamento e di rinnovamento, portando avanti da subito l’idea di una coalizione di tutte le anime del centro-destra locale che condividano i nostri stessi valori. Un progetto cui ci siamo dedicati con vigore, in primo luogo per la stima e la fiducia reciproca con D’Amici, Fedele nonché con Tommaso Iossa, ma soprattutto perché basato su idee e valori per noi fondamentali, come ad esempio la politica fatta solo ed esclusivamente per amore del proprio territorio”. Crediamo fermamente nel rilancio di questa città attraverso un lavoro sinergico che permetta di non sprecare risorse ma di utilizzarle per il raggiungimento di quelli che saranno sempre i nostri cavalli di battaglia: diminuzione della pressione fiscale che è aumentata vertiginosamente durante l’attuale consiliatura, attuazione di una progressività delle imposte che permetta di esentare i redditi più bassi dal pagamento dell’addizionale Irpef, ripristino delle indennità di carica di sindaco e assessori alla situazione ante 2016 (quando furono aumentate del 20% dall’amministrazione in carica), creazione di un nuovo sistema per l’accesso al lavoro che sia innovativo, meritocratico, trasparente e meno nepotistico, una maggiore vigilanza e una minore sudditanza sull’operato delle ditte vincitrici degli appalti sul territorio comunale, l’attivazione di taluni servizi di pubblica utilità sospesi o non più erogati dal 2016 in poi, come l’asilo nido comunale e il trasporto scolastico (scuolabus)”.
Vincenzo Fedele, Tommaso Iossa e Pino D’amici si dichiarano uniti dalla volontà di creare un centrodestra solido e compatto nel Comune di Minturno. E proprio nei giorni scorsi si sono riuniti per valutare l’opportunità di unire i loro rispettivi gruppi civici, incontri, ai quali ha partecipato anche il consigliere di opposizione Tommaso Iossa, portavoce del gruppo Vincenzo Fedele Sindaco in seno al Consiglio Comunale. L’ipotesi sempre più concreta di fondere due tra le principali anime civiche del centro destra minturnese non giunge a caso. Già da tempo, infatti, Fedele e D’Amici hanno intavolato un lungo confronto volto a cercare una solidità politica in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno. Incontri che, passo dopo passo, hanno trovato sempre più il favore degli stessi iscritti ai due movimenti civici, i quali vedono di buon occhio la possibilità di ampliare l’eventuale coalizione. “Troppo presto però per parlare di candidature e liste. Al momento il progetto politico – dichiara Vincenzo Fedele – fonda le sue radici sulla passione, programmi elettorali, condivisione di valori e punti di vista comuni. Una comunione di intenti che non necessariamente vedrà uno dei due esponenti politici scendere direttamente in campo. L’obiettivo principale resta il rinnovo del centrodestra locale e, soprattutto, il rilancio di una città che sia capace di mettere a sistema le proprie risorse”.
Mentre l’avvocato Pino D’amici spiega – “anche se da sempre seguo con passione la politica locale, per me la partecipazione attiva comporterebbe un sacrificio, in considerazione dei miei impegni familiari e lavorativi. Se la mia collaborazione, però, potesse contribuire a riportare unità nell’area del centro destra, capace di creare in futuro una nuova filiera regionale e nazionale, allora è un sacrificio che sarei disposto ad affrontare volentieri; ove, invece, dovesse essere motivo di ulteriore disgregazione delle forze del centro destra, allora la riterrei inopportuna”.