“Beati i miti, perché erediteranno la Terra.”
Aveva proposto al primo cittadino la bandiera a mezz’asta sul Palazzo Municipale e, successivamente, il capo gruppo di maggioranza Matteo Marcaccio è stato delegato dal Sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli per la cerimonia funebre presso il campo sportivo di Paliano.
Tante le autorità presenti, tra queste il commissario governativo Silvia Costa della nostra provincia.
Dopo le esequie osserva: “Sono di ritorno da Paliano, dove si sono svolti i funerali di Willy, mi piace chiamarlo così come se ci conoscessimo da sempre.
Era doveroso esserci.
È L’amico che ognuno di noi vorrebbe avere, un ragazzo mite e giusto che dà la vita per i suoi amici, in un periodo nel quale, molto adulti sono indifferenti.
Di fronte alla sua bara, è inutile farsi tante domande sul bene intangibile che è la vita, solo un giorno, forse, avremo delle risposte.
Ora è il momento della giustizia certa, di agire, non più parole, commemorazioni, simboli, ognuno di noi, nel proprio ruolo, deve impegnarsi concretamente affinché l’insegnamento che ci lascia Willy non cada nell’oblio.
Oggi ci sentiamo tutti sconfitti, ma non dobbiamo perdere la speranza, c’è bisogno di un cammino di rieducazione dell’umano.
Mai come in questo momento, vedendo l’esempio di Willy, mio coetaneo, sono certo che i giovani saranno i protagonisti di un mondo migliore.
Indossavamo tutti una camicia o una maglia bianca in ricordo della purezza di Willy”.
Ha detto Mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e Palestrina, che ha scelto il Vangelo delle Beatitudini per ricordare il giovane ucciso: «Gesù insegnò a dare la vita per gli amici. Willy si è sacrificato sulla croce come un giovane Cristo. Per amore dell’amicizia che deve essere d’esempio chi vede come vita il culto della forza, della violenza. Una morte ingiusta e barbara. L’insegnamento di Willy non cada nell’oblio».