La scuola è ripartita, come un’auto d’annata che si inerpica per una strada di montagna, già tanti i contagi e i focolai per covid-19 in numerose scuole della nostra penisola.

Nelle scuole medie inferiori e nelle primarie gli studenti debbono indossare le mascherine tutte le volte che non sono seduti ai banchi distanziati tra di loro. Non si possono prestare libri e materiale di cancelleria (ovviamente attendono che il docente di turno sia di spalle). D’altronde sono gli stessi allievi che al di fuori degli edifici scolastici condividono tutto il loro tempo libero. Non possono prestarsi le matite ma poi tranquillamente si passano le bibite e pezzi di cibaria. Data canonica d’inizio è stata il 24 settembre (tranne per Formia e Fondi che hanno optato per il 28).

Era stato detto che le scuole medie superiori del nostro territorio avrebbero fatto dal 24 settembre in poi per quindici giorni scuola in DAD, didattica a distanza, ma si sono registrate ribellioni autorevoli. Il dirigente scolastico Amato Polidoro da cui dipendono sia il Liceo Scientifico Statale di Marina di Minturno che l’Istituto Comprensivo di Castelforte non ha condiviso l’indirizzo.

Ha fatto rilevare che i collegamenti via internet sono sovente scollegati e la didattica a distanza non dà la stessa resa che l’insegnamento in classe. Quindi il preside ha sentenziato: i nostri istituti aprono i cancelli e fanno la loro parte. Poi ha osservato: “non comprendo sinceramente, i nostri giovani vanno ovunque. Tutti gli esercizi commerciali e i locali di ristorazione e i luoghi di aggregazione sono aperti al pubblico. Quindi perché debbono essere considerati luoghi di pericolo gli istituti scolastici dove tutte le precauzioni sono rispettate rigorosamente? E inoltre cosa cambierebbe tra quindici giorni?”

Le famiglie hanno sostenuto il preside, non per nulla il Liceo Scientifico Statale di Marina di Minturno evidenzia che è risultato il primo in assoluto per iscrizioni.

Il diligente dirigente scolastico Maria Rosa Valente per le scuole superiori di Gaeta (Istituto Nautico e Liceo Scientifico) ha preferito seguire le raccomandazioni del prefetto scaturite nel summit tenutosi a Latina.

Lavoro di eccellenza anche negli istituti superiori di Formia quali la Ragioneria, il Geometra e il Professionale che hanno una coriacea e preparata dirigente scolastica quale Rossella Monti.

Situazione particolare per la Scuola dell’Infanzia in quanto sino a sei anni non vi è alcun obbligo per le mascherine. Gli scolari hanno bisogno di sentire il calore umano, è fondamentale alla loro età il contatto fisico. Ciò nonostante alcune docenti vorrebbero optare per le mascherine tutto il tempo di permanenza a scuola.

Certamente prima di ogni cosa è importante che siano i docenti a sottoporsi alle prove di controllo sia con il test sierologico, o il tampone rapido presso il drive in (causa però di molte incertezze) che con il tampone molecolare (l’unico che da assoluta certezza). Secondi alcuni esperti si dovrebbero previlegiare le visiere, soprattutto da parte degli adulti. Non dimentichiamo, infine, quanto si sta dilapidando con il cambio di tutti i banchi, forse era preferibile puntare sulla consapevolezza e l’informazione.

Nella foto una classe cinese con le massime cautele.