La Commissione ai Trasporti della Camera dei Deputati sta valutando una proposta di legge che regolamenti la circolazione dei mezzi a due ruote.
L’ACI, le associazioni di categoria tassisti, l’ANCI propongono una disciplina.
Ovviamente si registra una resistenza da parte delle aziende di noleggi e del comparto commerciale.
La nostra testata giornalistica già due anni fa nel 2019 a firma dell’architetto Giuseppe Grassi ha affrontato il tema della circolazione dei mezzi a due ruote.
Oggi apprendiamo una buona notizia anche se sarebbe stato opportuno che il Parlamento avesse affrontato prima il problema.
Sembra tanto che si ripeta l’antico adagio contadino: “dopo che i ladri hanno rubato i buoi si attrezza la recinzione”.
L’uso dei monopattini è esploso in Italia all’incirca un anno e mezzo fa e la loro diffusione è andata in alcuni casi oltre quella di scooter elettrici ed e-bike.
Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility “un veicolo condiviso su tre è un monopattino”.
La pandemia ne ha facilitato la diffusione: nel 2020 sono stati compiuti 7,4 milioni di noleggi con questo mezzo e sono stati percorsi 14,4 milioni di chilometri. Rispetto al 2019, è aumentata la durata di percorrenza (poco più di 12 minuti) e la distanza dei noleggi (1,8 km).
Hanno cambiato la mobilità condivisa in città, ma ora sono troppi e troppo pericolosi.
Per tali ragioni si pensa a una stretta ai monopattini.
La Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati sta lavorando a una proposta di legge che punta a imporre l’obbligo del casco e a fissare limiti di velocità.
Si parla di 20 km orari per le piste ciclabili e di 30 sulle strade urbane, mentre si ipotizza un massimo di 6 km orari per le aree pedonali.
Un tetto, quest’ultimo, considerato rischioso dalle società di sharing perché troppo basso.
Tra gli altri paletti anche il divieto di circolazione la sera – con multe previste fra i 50 e i 250 euro – e sul marciapiede.
Ma soprattutto, l’idea è che chi vorrà usare un monopattino dovrà essere maggiorenne.
Quanto alle soste la proposta prevede una sanzione simile a quella per moto e scooter, dai 41 a 168 euro, e la possibilità di rimuovere il mezzo.
Una regolamentazione è stata richiesta anche dai tassisti e sostenuta dalla Lega in particolare con Elena Maccanti, capogruppo in Commissione Trasporti e relatrice della proposta di legge, e Giuseppe Donina, relatore della legge di riforma sul Codice della Strada.
Di recente c’è stato anche un incontro al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili tra tecnici e rappresentati dell’ANCI e delle aziende di noleggi.
La stesura del documento è ancora in corso e perciò oggetto di potenziali modifiche.
Per esempio, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club Italia, ipotizza “un regime di omologazione dei monopattini” per la produzione e l’obbligo d’assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi per i mezzi più potenti.
Ha inoltre lanciato l’idea di fare formazione nelle scuole secondarie, nelle università e nelle scuole guida e di rilasciare una sorta di patentino.